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Giotto Jazz Festival la grande soddisfazione degli organizzatori

"E' stata una edizione pazzesca. Tre sold-out su quattro concerti non erano prevedibili.

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Giotto Jazz Festival Giotto Jazz Festival © MM
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Il livello artistico è stato molto alto : è stato bello vedere il teatro strapieno di gente. Giovani e adulti a seguire i concerti che avevamo selezionato per l'edizione 2023. Tutto ciò ripaga mesi di lavoro e di tempo investito dai volontari del Jazz club of  Vicchio.

Grazie al pubblico che ci ha seguito . Grazie al Comune di Vicchio e a Music Pool"  ha dichiarato Nicola Cipriani Direttore artistico e Consigliere dell'associazione  che quest'anno ha presentato un edizione .Edizione fantastica  che ha richiamato pubblico da tutta la toscana.       

Sold out prevedibile per l'inaugurazione con il concerto di Matteo Mancuso tra i più talentuosi chitarristi emergenti della scena jazz e rock internazionale.  “Non voglio dimenticare il motivo per cui ho iniziato a suonare: che è divertirmi” ha dichiarato Matteo e sembra non dimenticarsene in scena scherzando con Stefano India al basso, e Giuseppe Bruno alla batteria.                   

Ha Ricordato con un brano Allan Holdsworth chitarrista inglese, considerato tra i più influenti e importanti nel jazz, per poi passare all’inedito “Campagne siciliane” ed ancora un tributo ai Weather Report.                  

 Il pubblico  ipnotizzato ha seguito le magie del chitarrista siciliano cercando di non perdersi neppure un passaggio. A guardargli le mani che scorrevano velocissime sulla tastiera si incrociavano gli occhi e vederlo all’opera è un’esperienza rara, soprattutto in “Time to live” altro inedito del cd in uscita a giorni.                  Ha Omaggiato Jaco Pastorius  e proseguito con “Silkroad” ed ha continuato a far impazzire la chitarra tanto da doverla riaccordare ad ogni canzone, e scherzano tutti insieme  sul fatto che anche le accordature sono registrate in SIAE, esegue “Blues per John”  e chiude con “Drop the” questo concerto veramente straordinario

Pubblico in estasi per il secondo appuntamento  (ed anche il secondo "Tutto esaurito") con  l' Hemmet Cohen Trio .capitanato da Emmet Cohen Poliedrico pianista e compositore,  Emmet Cohen è una delle figure cardine del jazz della sua generazione. Ha partecipato ai più importanti festival del mondo come Monterey, Newport, North Sea, Berna, Edimburgo, New Orleans, ha suonato nei jazz club più famosi, dal Birdland al londinese Ronnie Scott’s. il pubblico accorso da tutta la toscana lo ha accolto con grandi ovazioni anche quando tenta di spiegarsi in italiano ricordando anche Peppino di Capri che detto da lui sembra più "Pipino di capri", Ii brani scorrono tra un'ennesima presentazione del gruppo e qualche battuta ironica  prima della bellissima "Time for love" che gli spettatori accolgono con un tifo quasi da stadio. Grandissimi anche Kyle Poole alla batteria e Phillip Norris al basso che insieme a questo giovane straordinario pianista hanno regalato al pubblico del Giotto Jazz un concerto veramente bellissimo.

Altro evento esaurito da settimane quello con RAPHAEL GUALAZZI (special guest Funk Off), quello conosciuto anche dal popolo dei non appassionati di Jazz.   Raphael Gualazzi è uno dei grandi talenti della musica italiana all’estero. Dal trionfo in Francia di “Reality and Fantasy” (in vetta all’airplay e alle classifiche digitali) alla consacrazione al fetival di Sanremo fino all’Eurovision Song Contest dove espugnò il secondo posto, Gualazzi non ha smesso di essere apprezzato dal pubblico di tutto il mondo, con importanti tour in Europa ma anche in Canada e in Giappone (dove nel 2018 ha pubblicato “Best of”, una raccolta di successi). Cantautore, compositore, arrangiatore, musicista e produttore, Raphael  solo in scena col suo pianoforte ha regalato al pubblico il meglio del cantautorato italiano e qualche pezzo dell’ultimo lavoro discografico, “Bar del Sole”, uscito nel 2022 (Sugar Music), Come annunciato, travolgente l’arrivo dei Funk Off nell’arrangiamento del brano Pigro di Ivan Graziani.                                                   

Successo anche per lo spettacolo conclusivo del festival con CETTINA DONATO e  NINNI BRUSCHETTA SEXTET “I SICILIANI” con il loro omaggio ad Antonio Caldarella.  il viaggio e il sogno visionario di un grande artista.” Reduci dai successi e dai sold out teatrali de “Il mio nome è Caino” di Claudio Fava, un nuovo sodalizio artistico della vulcanica coppia Ninni Bruschetta-Cettina Donato che ha proposto  un’altra faccia della Sicilia, quella poetica e letteraria.  Tra un racconto, una poesia  e un brano musicale Ninni Bruschetta, Celeste Gugliandolo , Dario Cecchini che naturalmente giocava in casa, Cettina Donato:, Dario Rosciglione, Mimmo Campanale: batteria, hanno regalato al pubblico entusiasta questo spettacolo misto di Teatro-e Musica con le composizioni e arrangiamenti di Cettina Donato su testi Antonio Caldarella veramente molto bello che ha concluso questa edizione di un festival che ogni anno cresce in qualità e partecipazione.

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