E intanto si è inaugurata a Vespignano (nel pomeriggio di domenica 4 dicembre) la tradizionale collettiva di fine anno organizzata dagli artisti dell’Associazione Giotto e l’Angelico. La collocazione nei locali della Casa di Giotto di settantatre opere di pittura o intaglio è stata realizzata cercando – e riuscendoci – di garantire una sostanziale pari dignità a tutte. Impresa non facile data l’eterogeneità delle opere, a conferma ancora una volta della vitalità dell’attività associativa e dell’inventiva degli artisti. Sabato prossimo alle 20 Toscana TV trasmetterà il servizio sull’evento, seguito da Fabrizio Borghini. L’esposizione sarà visibile fino al 22 gennaio con orario sabato 15-19 e domenica 10-13 e 15-19, ed è stata dedicata alla memoria del pittore Carlo Galleni. Giuliano Paladini, Presidente dell’Associazione Giotto e l’Angelico, durante l’inaugurazione, ne ha tracciato un breve e commosso ricordo. Scomparso un anno fa, Galleni trascorse a Vicchio l’ultima parte della sua lunga vita. Faceva parte della Compagnia del Paiolo, nonché grande amico dell’Associazione, ed è uno dei suoi dipinti ad accogliere i visitatori accanto alla porta d’entrata della casa di Giotto: mostra lo stesso Giotto nell’atto di tracciare il suo proverbiale cerchio. Un ulteriore ricordo di Galleni troverà spazio nel catalogo della collettiva, che sarà presentato nel pomeriggio del 1° gennaio 2017, in occasione del tradizionale brindisi di Capodanno. Nel pomeriggio, invece, di domenica 11 dicembre, sempre alla Casa di Giotto sarà presentato il libro di Fabrizio Scheggi (nuovo, applaudito Vicepresidente dell’Associazione) dal titolo Il Mugello nel libro di Montaperti, un saggio storico che ha come sottotitolo Un viaggio alla scoperta di un mondo medievale misterioso. La presentazione sarà a cura di Serena Pinzani. Infine, una ghiotta anteprima: in occasione della Festa dell’Angelico, il 19 febbraio 2017, grazie all’iniziativa della Consigliera Gianna Bacci, saliranno al Colle di Vespignano due storici dell’arte di livello internazionale: Monsignor Timothy Verdon e Giorgio Bonsanti. Chiunque sia anche solo marginalmente appassionato di arte …non prenda altri impegni.
Andrea
Come mai la commemorazione del Beato Angelico non viene fatta a Moriano dove i dati danno per il piu' probabile luogo di nascita, ma viene fatta alla casa di Giotto che neppure il luogo di nascita di Giotto?