Lo scorso 4 agosto, intorno alle 17:00, l’Autostrada A1 è stata teatro di un brutto episodio che ha visto coinvolto un pullman con alcuni passeggeri a bordo.
Secondo quanto emerso, il mezzo con a bordo diversi turisti di nazionalità cinese, nel tratto tra Monte San Savino e Arezzo, ha impattato contro un guardrail.
Il pullman, per cause in corso di accertamento, si sarebbe inclinato di lato, finendo tranciato in due dal guardrail, provocando diversi feriti e un morto tra i turisti che viaggiavano in direzione Firenze.
Proprio in quel momento a bordo della propria autovettura, sullo stresso tratto di autostrada in direzione Firenze, viaggiava Giuseppe, poliziotto della Questura fiorentina che, libero dal servizio, stava facendo ritorno nel capoluogo toscano insieme alla propria famiglia.
Giunto al km 360, all’altezza di Badia al Pino, l’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato ha notato una nube di polvere/fumo e un autobus inclinato sul lato destro della carreggiata.
L’agente, vista la scena, non ha esitato ad intervenire: ha immediatamente azionato le frecce di emergenza, accostato il proprio veicolo, sul quale viaggiava in compagnia della moglie e della figlia minorenne mettendole in sicurezza e, senza pensarci due volte, si è avvicinato verso il pullman, in aiuto delle vittime rimaste coinvolte.
Scendendo dalla propria autovettura, indossando velocemente il gilet catarifrangente, ha trovato davanti a sé uno scenario drammatico, in quanto il guardrail, che aveva sfondato il vetro e la consolle del pullman, era conficcato all’interno dello stesso mezzo.
Inoltre, disteso a terra, già qualche passeggero, ferito e ricoperto di sangue, sbalzato fuori dal veicolo.
Il poliziotto si è dato subito da fare, mettendo in campo tutte le proprie energie, per gestire il tragico evento.
Ha, così, invitato un automobilista che si era fermato a prestare soccorso, a segnalare il pericolo sventolando un gilet catarifrangente, mentre, con l’ausilio di un altro soccorritore, è entrato con non poche difficoltà all’interno del pullman, non curante delle ferite provocatesi in quel momento.
Una volta all’interno, ha immediatamente spento il quadro del pullman e prestava soccorso ad un passeggero rimasto ferito, incastrato tra il guardrail e i sedili.
In questa circostanza, ha udito un altro lamento e, percorrendo l'interno del pullman, ha notato un’altra passeggera incastrata sul pavimento del mezzo dal guardrail, così, rimuovendo gli ostacoli (guardrail sedile borse e oggetti vari) ha raggiunto la vittima. Con difficoltà, ha cercato subito di liberarla e, mentre cercava di tranquillizzarla in lingua inglese, l’ha tenuta sveglia fino all’arrivo dei soccorritori del 118.
In quel momento, ha subito azionato un soccorso “a catena”: mentre l’operatrice del 118 passava il materiale di primo soccorso al poliziotto, questi a sua volta, lo passava all’infermiera al fine di inserire la flebo.
Da quel momento, Giuseppe è rimasto accanto alla vittima, per controllare che la soluzione all’interno defluisse durante le operazioni dei vigili del fuoco, nel frattempo arrivati in ausilio, finalizzate ad estrarre la donna.
Il poliziotto ha prestato il suo provvidenziale supporto, fino a quando la stessa non veniva liberata, estratta dal pullman e immobilizzata sulla barella spinale.
Così, le conseguenze peggiori sono state scongiurate dal prezioso intervento di Giuseppe, il poliziotto che, libero dal servizio, ha dato un lieto fine al tragico evento.
Il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha rivolto la sua più sentita vicinanza al poliziotto Giuseppe, intervenuto senza esitazione alcuna a prestare soccorso in una situazione di indiscussa difficoltà e dai contorni particolarmente delicati, apprezzando anche la sensibilità del collega nel momento in cui ha voluto ringraziare gli utenti della strada che, durante i momenti più concitati del soccorso, hanno accolto tutte le sue richieste di aiuto per far fronte all’emergenza.