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I carpentieri, geni del Medioevo

  • 2029
I carpentieri, geni del Medioevo I carpentieri, geni del Medioevo
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Osservando gli edifici, i monumenti e le più belle opere d’arte delle nostre città , spesso pensiamo a nomi e cognomi dei grandi artisti del passato, dimenticandoci della complessa realtà  in cui l’opera stessa nata: le relazioni con la committenza, le regole e le consuetudini dei mestieri, la dinamica di botteghe e cantieri e le figure professionali che in questi luoghi hanno operato. Proprio su queste ultime è incentrato il saggio dello storico d’arte Claudio Paolini Carpentieri e legnaiuoli nellâ Europa del Medioevo (Polistampa, pp. 88, euro 7), dedicato ai falegnami e con loro alle diverse maestranze in attività  nel XIV e XV secolo. Proprio tra Tre e Quattrocento il legno divenne il principale materiale impiegato nei cantieri edili, e ciò rese centrale il lavoro dei carpentieri, chiamati a risolvere, tramite l’impiego di elementi lignei variamente assemblati, il problema fondamentale di dare stabilità  alla costruzione. Non erano operatori di basso livello sociale, capaci di condurre soltanto lavorazioni grossolane, bensì veri e propri costruttori, con caratteristiche prossime a quelle degli architetti e degli ingegneri. Se oggi sono giunti fino a noi più che altro edifici in pietra e laterizio, all’epoca la grande maggioranza del patrimonio edilizio era basata su costruzioni in legno e questo poneva il carpentiere, e non certo il muratore, come personaggio centrale dei cantieri medievali, a fianco del maestro di fabbrica che soprintendeva ai lavori. Nel delineare le caratteristiche di questa professione, l’autore attinge alla storia ma anche al corpus letterario e di leggende (svetta la figura di San Giuseppe, padre putativo di Gesù Cristo, forse il falegname più famoso), trasportando il lettore in una realtà  popolata di scalpellini, fabbri, orefici, pittori e legnaiuoli, un mondo frequentato da uomini e artisti di grande prestigio, gli stessi che hanno sviluppato l’arte e la cultura del nostro Rinascimento. l’ampia e curiosa galleria di stampe, xilografie e miniature di corredo al testo ci mostra gli strumenti dell’epoca, mentre la bibliografia permette ulteriori approfondimenti. Tutti coloro che sono interessati sono pregati di segnarsi le seguenti info: Gherardo Del Lungo (335 1373725);Eventi Pagliai s.r.l.; tel. +39 055 7378721; fax +39 055 7378761; [email protected]

 

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