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Il popolo del MISAAC scende in piazza

Il movimento è composto da famiglie, associazione disabili, assistenti (educatori), ragazzi disabili.

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MISAAC MISAAC © NB
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Il MISAAC è un movimento presente in tutta Italia ed anche a Firenze formato da famiglie, associazione disabili, assistenti (educatori), ragazzi disabili. Stanno lottando da anni. Lottando per i diritti dei bambini disabili ad avere un professionista che li assista a scuola. Alcuni Comuni in Italia hanno O ore educative di assistenza. I lavoratori lavorano generalmente per Enti locali e sono soggetti a: 1) tre mesi senza stipendio durante i mesi estivi 2) non pagati all'assenza dell'alunno ed altri problemi al limite della decenza anche nei Comuni Toscani. Pubblichiamo un loro documento dove spiegano le loro ragioni. Hanno organizzato un flash mob sarà a Firenze il 25 marzo ore 16:00 ed è aperto a tutti. 

Ancora in piazza 

Questa volta per raccontare a tutta l’opinione pubblica; a tutte quelle forze politiche che vogliono sconfiggere il precariato; a tutti i mass media; a tutte le organizzazioni sindacali che dicono, a parole, di volere contrastare il precariato; alla società civile tutta; alle autorità religiose; alle famiglie...la verità sul nostro lavoro, la dura e spietata verità su un sistema che da anni sfrutta le nostre professionalità; si arricchisce sul nostro lavoro, mentre NOI INVECE SIAMO SEMPRE PIU’ POVERI! E allora, a tutti quelli che dicono di volere contrastare il lavoro precario, eccoci qua, toccate con mano i primi e i peggiori precari della scuola dell’inclusione!!

Abbiamo, infatti, delle cose che vogliamo raccontarvi, nel farlo non pensate che le cose che ascolterete le state vivendo nel Terzo Mondo. NO! Sono qui in ITALIA, nel nostro Paese moderno e civile! Svolgiamo un lavoro assistenziale scolastico essenziale per i nostri alunni, per garantirgli la vera ed effettiva inclusione, lavoriamo a fianco di loro ogni giorno, non ci assentiamo neppure quando per mesi non veniamo pagati!

Eppure, nonostante i titoli, le competenze, la professionalità, l’esperienza che abbiamo acquisito negli anni, siamo pagati con 6/7/8 euro l’ora lorde, quando veniamo pagati, con un lavoro di fatto a cottimo! I nostri meravigliosi contratti, e con essi i diritti, sono di fatto inesistenti, finti, inapplicati e violati sistematicamente da chi scarica su di NOI persino il rischio di impresa! Questo Sistema perverso e mostruoso, è il sistema delle tante complicità, delle tante omissioni, delle tante reticenze e delle tante, troppe, connivenze.

E’ un Sistema che è fatto di mero arricchimento di alcuni e di impoverimento di tantissimi che sta letteralmente dissanguando gli Enti Territoriali! Ci chiamano in diversi modi: assistenti educativi; educatori professionali; assistenti scolastici; Opeac; asacom ecc, ma svolgiamo tutti la medesima funzione: quella dell’assistenza all’autonomia e comunicazione in favore degli alunni con disabilità più fragili e siamo tutti figli maledettamente di un DIO MINORE!

E’ allora abbiamo deciso di raccontarvi la nostra vita: cosa significa vivere con le nostre modeste retribuzioni; cosa significa lavorare a cottimo, anche se hai il migliore contratto possibile; cosa vuol dire non lavorare per mesi; cosa vuol dire aspettare l’inizio dell’anno scolastico e non sapere se lavorerai; cosa vuol dire non conoscere una tredicesima, ( ma i famigerati contratti la prevedono!); cosa vuol dire non vedersi riconosciute malattie e maternità, assenze degli alunni, allerte meteo o altro ancora, oppure cosa è stata per NOI la pandemia!

Vogliamo parlarvi anche di NOI come persone, come lavoratrici e lavoratori, della nostra dignità violata, vilipesa, calpestata e anche delle nostre paure. La paura di non farcela ogni mese a pagare gli affitti, le rate del mutuo, la spesa, le bollette, di non sapere come fare ad andare avanti.

La paura di non poterci fare una famiglia, dei figli, di vederci rifiutati anche un piccolo prestito, perchè le nostre buste paga sono modeste. La paura di molti che ogni anno, sempre più, vinti da questa condizione, dopo anni e anni di sacrifici lasciano questo amato lavoro! Ma vi vogliamo raccontare anche la paura del ricatto lavorativo, degli appettiti clientelari che la nostra condizione di fragilità determina e incentiva. Siamo, infatti, facili prede della peggiore politica e del peggiore ricatto a cui molti di noi sono sottoposti ad ogni tornata elettorale!

Ma vogliamo parlarvi anche dei NOSTRI SOGNI!

Il sogno di uscire da questa situzione, di essere come tutti gli altri lavoratori della scuola, a cui sentiamo di appartenere, che hanno contratti e retribuzioni certe, rispettate e che possono costruirsi un futuro migliore, che NOI non possiamo neppure immaginare. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: tutto ciò è solo il frutto del perverso intreccio di esternalizzazione di un servizio scolastico essenziale universalistico, unitamente all’intermediazione di mano d’opera qualificata! E allora il nostro SOGNO è quello di abitare nella CASA MADRE, l’ unica a cui sentiamo di appartenere la SCUOLA: IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO.

Siamo operatori scolastici a tutti gli effetti, come lo sono i docenti di sostegno, seppure svolgiamo compiti e funzioni complementari e integrative. Ecco perchè sosteniamo con forza il DDL 236/2022, perchè quel disegno di legge, pur migliorabile, rappresenta per NOI IL NOSTRO SOGNO A CUI SIAMO AGGRAPPATI!

NOI NON CI ARRENDEREMO MAI!

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