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Fermate l’impianto Eolico di Monte Giogo: Una lettera aperta denuncia l’irresponsabilità delle istituzioni

TESS chiede la sospensione dei lavori per l’eolico sull’Appennino Mugellano, denunciando la cecità politica di fronte a danni ambientali e rischi idrogeologici

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Devastazione ambientale per l’impianto eolico Devastazione ambientale per l’impianto eolico © nc
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La costruzione dell’impianto eolico industriale sul crinale del Monte Giogo di Villore-Corella, nell’Appennino Mugellano, ha sollevato una dura reazione dal gruppo TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione), che attraverso una lettera aperta chiede l’immediata sospensione dei lavori. La denuncia è puntuale e senza riserve: le istituzioni locali e regionali vengono accusate di trascuratezza ambientale e irresponsabilità politica, avendo approvato un progetto che mette a rischio uno dei territori più pregiati dal punto di vista naturalistico, storico e culturale della Toscana.

La lettera, rivolta agli amministratori, ha l’obiettivo di rimuovere qualsiasi alibi per chi ha appoggiato l’impianto eolico, mettendoli di fronte alle loro responsabilità di fronte ai cittadini. "Non si potrà un giorno dire 'non sapevamo'", affermano i membri di TESS, puntando il dito contro una gestione che sembra cieca ai sempre più gravi disastri idrogeologici che affliggono l’area e che vengono attribuiti, senza mezzi termini, a scelte politiche azzardate e a interventi dannosi per il territorio.

Devastazione dei Sentieri e Perdite per il Turismo Locale

TESS denuncia l’impatto devastante che il cantiere eolico sta avendo sui percorsi di montagna, sia locali che nazionali ed europei, inclusi il Sentiero 00 Italia, il Sentiero Europa E1 e la GEA (Grande Escursione Appenninica). Questi sentieri, che un tempo rappresentavano un richiamo per escursionisti e turisti di tutto il continente, sono stati distrutti dai lavori di costruzione, rendendo impossibile il turismo sostenibile e minacciando l’economia locale basata su agriturismi, percorsi naturalistici e turismo lento.

Rischi Idrogeologici Ignorati dalla Politica

I lavori di costruzione, che includono ampi sbancamenti e l’uso massivo di cemento, vengono accusati di compromettere la stabilità dei crinali e delle pendici della montagna. In una zona già fortemente soggetta a frane e smottamenti, l’aggiunta di infrastrutture in cemento e strade forestali, spesso con pendenze superiori al 20%, espone l’area a un elevato rischio di dissesto idrogeologico. La lettera sottolinea come l’urbanizzazione massiccia delle aree montane abbia già causato numerosi disastri naturali, un problema che le istituzioni sembrano ignorare. TESS mette in discussione la coerenza politica di chi, a parole, parla di tutela ambientale e prevenzione del cambiamento climatico, ma nei fatti sostiene progetti che aumentano la cementificazione del suolo e il rischio di catastrofi ecologiche.

Pericolo per le Risorse Idriche e l’Ecosistema

Uno dei capitoli più preoccupanti del documento riguarda l’inquinamento potenziale delle risorse idriche, con particolare riferimento al torrente Solstretto, che alimenta l’acquedotto comunale di Vicchio e attraversa zone naturalisticamente rilevanti come una marroneta IGP. Proprio sopra questa marroneta è prevista la costruzione di una grande pala eolica, con un enorme basamento in cemento, che potrebbe compromettere l’intero ecosistema acquatico locale, fondamentale per la biodiversità dell’area. La lettera di TESS denuncia l’irresponsabilità delle autorità che, nonostante le prove presentate da geologi e biologi, continuano a promuovere l’impianto eolico mettendo a rischio specie rare e protette come il gatto selvatico, anfibi autoctoni e diverse specie di pipistrelli. La presenza di queste specie è documentata da relazioni scientifiche inviate alle autorità competenti, ma ciò sembra non aver scoraggiato la volontà politica di procedere.

Sacrificio del Paesaggio e Deforestazione in Nome della Transizione Ecologica

La lettera aperta critica l’apparente “transizione ecologica” portata avanti a danno del paesaggio e delle foreste locali. TESS sottolinea come la deforestazione in atto per far spazio alle infrastrutture dell’impianto eolico stia sfigurando irrimediabilmente il paesaggio mugellano, da sempre considerato una delle ricchezze naturali e turistiche della regione. Le foreste, da cui dipende la stabilità del suolo e la prevenzione delle frane, vengono sacrificate per permettere la costruzione di strade e piattaforme industriali, con conseguenze che minacciano l’intero equilibrio ambientale della zona.

Secondo TESS, la “politica della transizione ecologica” promossa in Toscana si traduce in realtà in speculazione mascherata da sostenibilità, dove il paesaggio, la storia e la biodiversità del Mugello vengono sacrificati in nome di progetti che rischiano di compromettere la sicurezza e il benessere delle comunità locali. La costruzione dell’impianto eolico è accusata di ignorare l’importanza del silenzio naturale, dell’integrità paesaggistica e della memoria storica dei luoghi, come la vicinanza alla Linea Gotica e al Parco Nazionale Foreste Casentinesi.

Un Futuro a Rischio per l’Appennino

In conclusione, la lettera si rivolge alle istituzioni, chiedendo che venga fermato immediatamente il progetto, prima che il territorio del Mugello subisca danni irreversibili. La politica locale viene criticata per aver trasformato un territorio naturalisticamente prezioso in una zona industriale, priva delle sue tutele ambientali, compromettendo l’ecosistema e la qualità della vita delle comunità. TESS esorta i rappresentanti istituzionali a rispondere agli interessi della comunità, non delle lobby energetiche, rispettando l’impegno verso la vera tutela ambientale e la conservazione del patrimonio naturale e storico del Mugello.

CLICCA QUI PER LA LETTERA APERTA

Elenco delle associazioni firmataria della lettera aperta:

  • Italia Nostra Toscana APS
  • Italia Nostra Firenze
  • Italia Nostra Arezzo
  • Italia Nostra Emilia Romagna APS
  • Italia Nostra Forlì
  • Italia Nostra Cesena
  • Italia Nostra Valmarecchia
  • I Cammini di Francesco in Toscana
  • WWF Forlì-Cesena
  • WWF Rimini
  • LIPU Toscana
  • Mountainwilderness Italia
  • ProNatura Firenze
  • L’Altritalia Ambiente
  • Gufi - Gruppo Unitario Foreste Italiane
  • Amici della Terra
  • ONDA - Organismo Nazionale Difesa Alberi
  • Associazione Altura per la Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambienti – ODV
  • Associazione Atto Primo Salute Ambiente Cultura ODV
  • Appennino Sostenibile (Appennino Aretino, Val Tiberina e Montefeltro)
  • Apuane Libere
  • Associazione Al di là del Fosso – A’d là dé Foss (Pennabilli, RN)
  • Circolo Laudato Sì Vicopisano “Monte Pisano” (PI)
  • Comitato Alberi Empoli Viale IV Novembre (Empoli, FI)
  • Comitato Ambiente e Salute Tuscia (Farnese, VT)
  • Comitato dei Cittadini di Piano Mommio (Massarosa, LU)
  • Comitato Gioconda Valmarecchia 
  • Comitato no eolico industriale di Firenzuola (Firenzuola, FI)
  • Comitato per la Salvaguardia di Postignano (Fauglia, PI)
  • Comitato per la Tutela del Crinale Mugellano – Crinali liberi (Mugello, FI)
  • Comitato Piano Casole (Casole d’Elsa, FI)
  • Comitato Pro-Montauto (Manciano, GR)
  • Comitato Salviamo l’Appennino Faentino-Forlivese
  • Comitato Verde pubblico Firenze
  • Comitato Tutela Ambiente Sassoferrato e San Donato (AN)
  • Comitato spontaneo per la difesa del Monte Mezzano - Sassoferrato (AN)
  • Associazione per la Valorizzazione del Monte Strega - Sassoferrato (AN)
  • Comitato Spontaneo di Coccore per la Protezione dei Paradisi Naturali dell’Appennino - Fabriano (AN)
  • Comitato “Monte Strega per la tutela del paesaggio e dell’ambiente naturale”- Sassoferrato (AN)
  • Crinali Bene Comune (Valmarecchia, Appennino Aretino-Romagnolo, Montefeltro, Alta Val Tiberina)
  • MaremmAttiva (Pitigliano-Sorano, GR)
  • Movimento per la Terra
  • Non Una di Meno Mugello (Mugello, FI)
  • Terre Val di Cornia (Piombino, LI)

 

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Commenti 2
  • Fabio

    Tutti insieme appassionatamente . Contro l’eolico . Gran parte di questi comitati non c’erano a battersi cobtro gli scempi veri del mugello che ne hanno stravolto paesaggio. Alta velocità, bilancino, outlet terza corsia e cji ne ha piu ne metta . La soluzione diventa il colpevole , a me pare che il Mugello ormai non è più dei mugellani ma di chi lo ha comprato a ville e villette, agriturismi e alberghi e non vuole vederlo rinascere.

    rispondi a Fabio
    dom 10 novembre 07:56
  • Lucia

    Gentile Fabio, se solo avesse avuto l'accortezza di informarsi un pò meglio, sopratutto oltre il suo campo visivo probabilmente limitato, si sarebbe accorto che nel Mugello appartenenti alle tante sigle che ha trovato in calce sono quelli che si sono battuti per migliorare il lago di bilancino, si sono esposti contro l'alta velocità e la centrale a biomasse. Probabilmente l'unica staticità che è possibile percepire dal suo commento è la sua limitata visione...

    rispondi a Lucia
    lun 11 novembre 16:02