Matteo Zoppini © Facebook
"Ciò che è accaduto ad Impruneta, a danno non solo del consigliere Matteo Zoppini, ma dell'istituzione comunale e della democrazia stesse, è senza precedenti: impedire ad un presidente della commissione di Controllo e Garanzia, che per legge deve appartenere ad uno dei consiglieri di minoranza, viste le delicate funzioni di controllo di cui si deve occupare la Commissione, è un atto gravissimo.
Il Partito Democratico pensa ancora di poter utilizzare le istituzioni come fossero di sua proprietà, ma adesso le cose sono cambiate. Lo accettino. Su questa vicenda ho presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni Matteo Piantedosi". Lo scrive in una nota il deputato di Fratelli d'Italia Chiara La Porta.
"A Zoppini, consigliere comunale di opposizione ad Impruneta e presidente della commissione di Controllo e Garanzia, la segreteria generale del Comune ha comunicato che non sarebbe stata concessa la convocazione della Commissione di controllo e garanzia da lui presieduta.
"Mi hanno impedito di convocare la commissione che si sarebbe dovuta occupare del progetto sulla Fattoria Alberti dell'Opera Pia Leopoldo e Giovanni Vanni, realtà che ha il compito di accogliere gli anziani - spiega Zoppini - stiamo assistendo ad una vera e propria escalation di attacchi mirati contro i diritti dell'opposizione per tentare di impaurirci e di chiuderci la bocca.
Dopo che il presidente del Consiglio comunale lo scorso 18 luglio ha intimato alla Polizia Municipale di buttarci fuori dal Consiglio comunale con l'uso della forza perché voleva toglierci la parola, adesso mi impediscono di convocare la commissione di Controllo e Garanzia, violando così le prerogative che ne ricopro come presidente. Se pensano di farmi desistere, si sbagliano di grosso: ho presentato un esposto urgente al Prefetto di Firenze, segnalando l'ennesima violazione dei diritti delle minoranze consiliari ad Impruneta".
