Imu: a Borgo + 25% (rispetto alla quota minima) sulla Prima Casa'. L'attacco di Per Borgo © n.c.
Dalla Lista Civica Per Borgo riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, sull'applicazione (e le aliquote) scelte per l'Imu nel territorio del Comune di Borgo San Lorenzo. Con l'accusa di forti aumenti sul minimo prospettato dal governo:
Tutti i dettagli dell’IMU ancora non sono stati fissati dal Governo in maniera definitiva, ma l’amministrazione borghigiana, almeno a leggere dai giornali, ha le idee ben chiare a riguardo: alzare la tassa anche oltre le soglie proposte dallo stesso governo.
Il sindaco dice di non toccare l’addizionale IRPEF, ma di fatto l’IMU sale del 25% sulla prima casa (dal 4 per mille suggerito dal governo al 5, giustificando che l’ICI era a 5,1) e del 18,50% per seconda casa, negozi e uffici (da 7,6 per mille a 9, come se la crisi non toccasse già abbastanza le attività commerciali).
La differenza tra la percentuale minima richiesta dal governo e quella fissata
dall’amministrazione è quanto entra nelle casse comunali borghigiane.
E il sindaco dice che così i servizi sono mantenuti, “per certi versi migliorati” e ci saranno generiche “cose nuove”.
A Per Borgo-Lista Civica pare che di questo non ci sia traccia tangibile. E
non pare neanche agli stessi funzionari della Corte dei Conti che giudicano il nostro comune non virtuoso e non ben amministrato, almeno secondo oggettivi parametri di autonomia finanziaria quali la percentuale di entrate per tasse, tributi, finanziamenti europei, propri fondi, il rapporto tra spesa di gestione e spesa per investimenti, la capacità del comune di riscuotere crediti.
In Toscana dieci comuni hanno centrato gli obiettivi proprio su questi parametri. Bettarini si giustifica dicendo che non era stato avvisato per tempo sui cambiamenti, ma non è una sua competenza informarsi attivamente su argomenti come questi?
E’ inutile dire che i conti e il bilancio delle casse comunali non presentano gravi irregolarità: significa solo che non sono taroccati. Ci mancherebbe altro! Invece di pensare subito a gravare sul cittadino, sarebbe meglio valutare se il comune vanta dei crediti verso terzi che sarebbe il caso di riscuotere.
Intanto, al di là delle chiacchiere, in Toscana le dieci amministrazioni comunali e i rispettivi sindaci, che secondo il Governo hanno fatto il proprio dovere centrando tutti quei parametri, avranno i finanziamenti premio con i quali manterranno l’IMU alla soglia minima, investiranno sui servizi o miglioreranno quelli attuali, assumendo forse anche nuovo personale.
A Borgo, purtroppo, non sarà così!
Roberto Nazio
Portavoce, Per Borgo-Lista Civica


