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"I colori dell'appennino e le libere parole". Due mugellani in rassegna: Serena Latini e Ezio Alessio Gensini

Inaugurata la mostra-rassegna

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I colori dell'appennino e le libere parole. Due mugellani in rassegna: Serena Latini e Ezio Alessio Gensini I colori dell'appennino e le libere parole. Due mugellani in rassegna: Serena Latini e Ezio Alessio Gensini © n.c.
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Un percorso artistico e letterario attraverso i colori dell’appennino e le libere parole, riflesse e confrontate. Contemporaneamente nei palazzi comunali dei quattro comuni

Splendide giornate di cultura arte con la partecipazione di Leonardo SantoliDavide Ferro, Riccardo Medici, Luca Cosmi, Ezio Alessio Gensini, Giovanna Franchi la figlia di Andrea Franchi, Manuela Zucchi e gli spettacolari paesaggi a Monghidoro, Loiano, San Benedetto Val di Sambro e Monzuno. A tutto questo, che non è poco, si aggiunge il piacere di essere assistiti in questo percorso di inaugurazione delle mostre/rassegne dal Sindaco di Monghidoro Barbara Panzacchi, il Sindaco di Monzuno Marco Mastacchi, e il dinamico Vicesindaco di Monzuno Ermanno Pavesi. L’Assessore alla Cultura del Comune di Loiano Karmen Ogulin oltre che il Sindaco facente funzioni Alberto Francesca e il delegato del Sindaco di San Benedetto Val di Sambro il consigliere comunale Matteo Bichicchi.

L'occasione?. “I colori dell’Appennino”, un percorso artistico e letterario, appena inaugurato nei quattro palazzi comunali, attraverso i colori del paesaggio appenninico emiliano dei comuni di Loiano, Monghidoro, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro e, le libere parole, riflesse e confrontate, con la Direzione Artistica dell’Associazione Culturale “I colori delle stelle”.  Ogni comune è rappresentato da almeno un artista visivo (pittore, scultore, fotografo) e un poeta o scrittore, ospiti altrettanti artisti visivi e scrittori da tutto il territorio nazionale. In mostra con opere visive: Luca Cosmi (nato nel 1990 e cresciuto a Monghidoro; ho iniziato ad appassionarsi di fotografia nel periodo degli studi universitari e non si è più fermato), Davide Ferro (nasce nel 1963 a Pavia dove risiede e lavora. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti Europea dei Media di Milano), Andrea Franchi (nato nel 1938 a Bologna. Diplomato all’Istituto Statale d’arte di Bologna e Magistero d’arte a Firenze. Artista scultore è stato docente negli Istituti d’Arte di Mantova, Reggio Emilia e Bologna. Numerose sono state le esposizioni), Luciano Laffi (fotografo amatoriale originario di Pian del Voglio e amante dell’arte della fotografia e dell’Appennino), Olinsky (Olinsky esiste? Quanti anni ha? Dove vive? Poco importa. Ciò che conta è che oggi noi possiamo godere della sua arte), Giovanni Pedullà (nato a Thunder Bay in Canada, vive e lavora a Bologna, attivo da diversi anni e fortemente interessato ad un‘idea di oggetto pittorico costruito con stoffe di vario tipo, incollate e dipinte su diversi supporti), Valentina Presti (nasce a Bologna nel 1984 e risiede a Monzuno. Fin da bambina si appassiona al disegno e si diploma all’Istituto d’Arte di Bologna ma per alcuni anni mette da parte matite e fogli …) e Leonardo Santoli (nato a Firenze nel 1959. Vive e lavora a Bologna. Docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha insegnato nelle accademie di Torino, Lecce, Urbino, Genova e Verona. Ha collaborato con i cantautori Lucio Dalla e Luca Carboni e non solo …). Poeti e scrittori in rassegna: Veronica Balboni (già collaboratore dal territorio del “Resto del Carlino” e scrittrice), Carlo Calzolari (detto Carlo Mazzi, poliedrico artista, purtroppo scomparso, di Monghidoro), Davide Celli (scrittore, attore e vignettista nato nel 1967 a Bologna. Figlio dell’artista e scienziato Giorgio Celli), Ezio Alessio Gensini (poeta, scrittore, sceneggiatore, blogger e regista di Borgo San Lorenzo nel Mugello), Serena Latini (poetessa e scrittrice impegnata anche nella valorizzazione culturale del Mugello), Riccardo Medici (bolognese, scrittore per bambini e ragazzi e nonsolo …), Francesca Serragnoli (poetessa e scrittrice bolognese oltre che docente) e Manuela Zucchi (scrittrice nata a Bologna con ampia e qualificata bibliografia letteraria). Gli amministratori che hanno deciso questo percorso artistico si sono subito chiesti: Cos’hanno in comune i nostri comuni?. Dando anche delle concrete risposte: la gente che ancora appartiene alla terra. L’immensa bellezza delle nostre valli che si ammirano e si specchiano l’un l’altra nel vento impetuoso, che mischia i suoni dei nostri campanili. Sono le valli che ispirano l’arte, non per caso abitate da tanti artisti. La nostra è la terra di una silenziosa contemplazione. La neonata consapevolezza di essere speciali e la voglia di mettersi in mostra insieme. I colori dell’Appennino qui e nei territori limitrofi sono davvero speciali in ogni stagione dell’anno. Dal libro/catalogo cito: Thomas Bernhard, scrittore, drammaturgo e giornalista austriaco scrisse che: “Chi è per lo sport ha le masse al suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro, e per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura”. Le amministrazioni hanno perseguito con costanza questo progetto culturale che portasse all’attenzione dei cittadini e dei turisti un patrimonio che non deve essere nascosto. Per questo motivo hanno aderito con entusiasmo al progetto dell’associazione “I Colori delle Stelle”. Un progetto che parla di paesaggio e che viene raccontato attraverso la scrittura, la pittura, la fotografia con artisti del territorio e che vengono da altri parti d’Italia per raccontarlo. Come precedentemente anticipato, questo è un progetto che vede coinvolti anche gli artisti dei quattro comuni Loiano, Monghidoro, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro a confronto con artisti provenienti da tutto il territorio nazionale, un percorso attraverso i colori e le libere parole. Progetto che ha colto lo spirito di aggregazione che già dagli ultimi mesi del 2018 è entrato nelle corde delle quattro amministrazioni che insieme hanno portato avanti e siglato un protocollo d’intesa per l’individuazione di strategie comuni per lo sviluppo turistico. Questo catalogo oltre a dare lustro agli artisti locali, anche se solo amatoriali, che si cimentano nella scrittura e nelle arti visive, rappresenterà uno strumento utile per dare risalto allo splendido territorio dei comuni interessati. Il tema dei colori è di forte aspirazione in questa primavera anticipata ma, per citare una delle scrittrici del territorio: “i colori dell’Appennino si manifestano in mille sfumature, non solo visive, i colori del cuore di chi ci vive e lo vive sono assai potenti”, i residenti hanno infatti la fortuna di vivere delle vere e proprie comunità, dove è facile capire l’autenticità delle realtà partecipanti.

 

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