Ho scelto di far passare qualche giorno dalla celebrazione del 25 novembre, non perché il tema che sto per affrontare non meritasse attenzione in quella giornata – anzi. La mia intenzione è stata quella di evitare che si perdesse nell'overload di comunicazioni sul tema della violenza di genere, che inevitabilmente occupa le pagine fisiche e virtuali di molti giornali in quei giorni.
Scrivo oggi, all'indomani della condanna all'ergastolo di Filippo Turetta, per sottolineare un progetto che assume un'importanza ancora maggiore dopo il sacrificio di Giulia Cecchetin. Giulia aveva intuito e denunciato segnali inequivocabili, segnali che avrebbero dovuto portare ad un intervento tempestivo. La sua tragica storia è diventata un punto di svolta nella narrazione di un tema delicato e spesso affrontato in modo inadeguato.
Mi sento personalmente orgogliosa di presentare un lavoro curato da una collega e amica, la giornalista attenta e sensibile Barbara Amoroso. Con Barbara condivido l’impegno nell’associazione Donne del Vino, che già in passato ha fatto molto per sensibilizzare su questo tema, avendo purtroppo vissuto in prima persona due tragedie legate al femminicidio (articolo qui) .
Barbara ha realizzato un progetto con un obiettivo preciso: parlare delle donne da vive. All’interno dell’associazione Donne Insieme Valdelsa, di cui è parte attiva, ha trasformato la campagna di sensibilizzazione Insieme fuori dalla violenza, nata grazie al crowdfunding, in uno strumento permanente. L’intento è dare alle vittime di violenza – e a chi le circonda – i mezzi per porsi le domande giuste e sapere a chi rivolgersi per salvare se stesse e i propri figli.
Nascono così due strumenti pratici e innovativi, pensati anche per le più giovani:
- Un podcast, con episodi brevi di massimo 8 minuti, facilmente ascoltabili lontano dalla presenza del maltrattante.
- Un libro tascabile, discreto, adatto a essere nascosto ovunque, disponibile anche in formato e-book e facilmente condivisibile tramite un semplice messaggio WhatsApp.
Questi strumenti rappresentano un aiuto concreto, immediato e accessibile, per offrire alle donne una via d’uscita e, soprattutto, per parlare di loro prima che sia troppo tardi.
Insieme fuori dalla violenza: il Podcast è disponibile su Spotify e Amazon Music
8 Episodi in onda dal 21 novembre 2024 all’8 marzo 2025: 8 interviste a esperte di violenza di genere che spiegano come riconoscere la violenza e come uscirne.
Ogni puntata ha una durata di circa 8 minuti, il tempo di accompagnare i figli a scuola, andare al lavoro, fare una piccola spesa Alla fine di ogni episodio viene ripetuto l’appello a contattare in caso di necessità il numero nazionale dei centri antiviolenza (1522)
Insieme fuori dalla violenza: il libro
Il libro è un estratto delle interviste raccolte nel podcast omonimo. Il formato ebook è pubblicato gratuitamente sul sito di Donne Insieme Valdelsa sulla pagina dedicata “EBOOK” (donneinsiemevaldelsa.blogspot.com)
Il formato è condivisibile via WhatsApp per garantirne una diffusione rapida e discreta
Il formato cartaceo è tascabile, per essere portato (e nascosto) ovunque
Protagonista del libro è la donna con i suoi bambini della storica locandina dell’Associazione, già protagonista della grafica del crowdfunding, realizzata dall’artista Sara Flori.
Flori per questo progetto ha realizzato delle illustrazioni che rappresentano la donna e i suoi bambini nel percorso di uscita dalla violenza lungo i capitoli del libro: lo scopo è che il libro sia uno strumento semplice, utile, e soprattutto un messaggio di speranza
Dove trovare il libro
Parte del ricavato del libro viene devoluto all’associazione Donne Insieme Valdelsa
Il libro è in vendita presso le librerie La Martinella di Colle val d’Elsa, alla Illustrolibreria Dalet a San Gimignano e a Firenze alla libreria Gioberti di via Gioberti.
Si possono richiedere le copie scrivendo a [email protected]
Formato ebook: sul sito donneinsiemevaldelsa.blogspot.com alla pagina dedicata
La presidente di Donne Insieme Valdelsa, Caterina Suchan, ha commentato il nuovo progetto esprimendo gratitudine verso la Fondazione Il Cuore si Scioglie e le sezioni soci di Unicoop Firenze di Poggibonsi e Colle Val d’Elsa per il prezioso contributo nella raccolta fondi dei mesi scorsi. Grazie a queste risorse è stato possibile non solo realizzare la campagna di sensibilizzazione, ma anche finanziare un corso di formazione e procedere all’aggiornamento del sistema di gestione della privacy del Centro Antiviolenza (CAV).
La vicepresidente Elena Pullara ha fornito un quadro dettagliato sui dati relativi al 2024: al 21 novembre, si sono registrati 73 nuovi accessi al CAV, ovvero donne della Valdelsa che hanno chiesto aiuto. Di queste, ben 16 si sono rivolte al centro negli ultimi 45 giorni. La maggior parte delle utenti sono donne italiane e con un’occupazione.
Un dato significativo emerso nel 2024 è l’aumento degli accessi da parte di minori. La dott.ssa Pullara ha interpretato questo fenomeno come un segnale positivo: una crescente consapevolezza tra i più giovani, che non accettano più di affrontare in silenzio, da soli e con vergogna, esperienze di molestie subite.