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Italia nostra e CAI. Battaglia legale prosegue contro l’eolico del Giogo di Villore

La rinuncia alla sospensiva è stata dettata da una strategia legale ritenuta più efficace. Durante i recenti colloqui al Consiglio di Stato, è...

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Eolico Eolico © DALL-E Generation
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Le associazioni e i comitati contrari all’impianto eolico Giogo di Villore e Corella, tra cui Italia Nostra e il Club Alpino Italiano (CAI), ribadiscono che la rinuncia alla richiesta di sospensiva non rappresenta un abbandono della loro opposizione al progetto. Questo chiarimento è stato diffuso in un comunicato volto a correggere alcune interpretazioni riportate dalla stampa, sottolineando l’intenzione di proseguire la battaglia legale per proteggere i crinali e il territorio locale.

La rinuncia alla sospensiva è stata dettata da una strategia legale ritenuta più efficace. Durante i recenti colloqui al Consiglio di Stato, è emersa la possibilità di discutere nel merito i due ricorsi pendenti, quello di Italia Nostra e CAI e quello del Comune di San Godenzo, in un’unica udienza fissata entro marzo 2025. Questa procedura, prevista dall’articolo 71 bis del decreto legislativo 104/2010, consente di accelerare l’iter giudiziario evitando ritardi che sarebbero potuti derivare dal rigetto della richiesta cautelare.

I ricorsi originari presentati al TAR Toscana avevano avuto esiti differenti: quello del Comune di San Godenzo era stato respinto per carenza di motivazioni, mentre il ricorso di Italia Nostra e CAI era stato dichiarato inammissibile per un errore formale nell’impugnazione del PAUR invece della delibera del Consiglio dei Ministri. Entrambi i ricorrenti, considerate le motivazioni delle sentenze, hanno deciso di procedere con il ricorso al Consiglio di Stato.

Le associazioni ribadiscono che il loro obiettivo rimane invariato: bloccare un progetto che ritengono altamente dannoso per l’ambiente e ingiustificabile sotto il profilo dei benefici dichiarati, sia in termini di riduzione delle emissioni di CO2 che di produzione energetica. La difesa del territorio e della popolazione locale resta una priorità assoluta per Italia Nostra, il CAI e gli altri comitati coinvolti.

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