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Il pontassievese Jacopo Bencini eletto Presidente di una delle associazioni-osservatore presso l'UNFCCC delle Nazioni Unite

La nostra intervista al neo-eletto Presidente di Italian Climate Network ed ex assessore comunale di Pontassieve per ben 10 anni

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Jacopo Bencini e Giacomin Jacopo Bencini e Giacomin © Italian Climate Network
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E' Jacopo Bencini il nuovo Presidente di Italian Climate Network, associazione e organizzazione nazionale da sempre attiva nel mobilitare alla lotta contro i cambiamenti climatici, attraverso la divulgazione, l'advocacy, l'educazione e la collaborazione con gruppi locali, aziende e autorità pubbliche a livello locale e internazionale. Dal 2014 è registrata come osservatore presso la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

L'ex Assessore nel Comune di Pontassieve, classe 1989, che nell'arco di dieci anni, dal 2014 al 2024, ha ricoperto deleghe importanti come quelle all'Ambiente, alla Transizione ecologica, alla Cooperazione internazionale e al Sociale è stato nominato a seguito di una seduta straordinaria dei soci, tenutasi a Milano nella giornata di Domenica 22 settembre. E' subentrato alla Presidente dimissionaria Serena Giacomin, alla quale il Consiglio direttivo ha voluto affidare il ruolo di Direttrice scientifica dell'associazione, un incarico istituito ad hoc per creare una figura di coordinamento delle informazioni scientifiche necessaria ora che quello riguardante il clima non è più un tema confinato all'interno di una nicchia di scienziati e attivisti, ma è a tutti gli effetti un tema pubblico e soprattutto politico.

A seguito dell'importante notizia Ok!Valdisieve ha raggiunto telefonicamente il neo-eletto Presidente e ex assessore comunale di Pontassieve per ben 10 anni nei precedenti due mandati. 

Non siamo più nell’epoca pre-Greta Thunberg in cui parlare di clima era un argomento relegato agli scienziati e a quella parte minoritaria della società che si interessava e riusciva a informarsi. Ormai da qualche tempo è diventato un argomento, necessariamente, sempre più politico. Lo vediamo ogni giorno, su qualsiasi canale d’informazione a tutti i livelli, perché è inevitabile che la transizione ecologica impatti la società e rivoluzioni quello che è il nostro modo di vivere.", ha dichiarato Bencini al giornale Ok!Valdisieve

"Per questa ragione, l'azione che Italian Climate Network - continua Bencini - fa di mobilitazione e di accompagnamento al posizionamento politico delle persone su questo tema, è diventata sempre più importante, ancor più della mera esposizione del dato scientifico come poteva essere dieci anni fa. Sono estremamente onorato di ricevere questo incarico da parte del Direttivo, raccogliendo un testimone importante come quello di Serena che oltre a vantare un curriculum eccezionale, durante la sua presidenza, ha dato uno slancio fondamentale all'associazione che è diventata oggi una delle realtà italiane di riferimento quando si parla di clima e associazionismo per il clima, raccogliendo decine e decine di esperti ogni settimana. Per questo sono deciso a portare avanti questo incarico col massimo impegno, sperando che Italian Climate Network possa contribuire, come associazione, alla transizione ecologica in Italia".

L'esperienza di Bencini non si limita alla sola attività come Amministratore locale. Infatti ha anche un vasto background professionale come ricercatore ed esperto di politiche multilaterali e negoziati internazionali sul clima. Come Reserach Associate presso l’Istituto Universitario Europeo e in precedenza presso l’International for Centre Climate Governance e presso il German Development  Institute – IDOS. Tra le sue collaborazioni anche quella con la Commissione europea, con l’Unione africana e Chatham House oltre a numerose esperienze di volontariato locale e internazionale. Un vasto bagaglio di esperienze da portare in questa nuova avventura.

Nel mio percorso professionale ho potuto interagire con tante persone e tante voci del Sud del mondo, come scienziati e attivisti. In questo senso, credo di poter dare una mano a portare nel discorso italiano sui cambiamenti climatici, nel piccolo della nostra associazione, una prospettiva sempre più internazionale con un occhio alle maggiori vulnerabilità. Il mio percorso come amministratore locale, inoltre, mi ha permesso di stare a contatto con la realtà del cittadino che normalmente non si interessa di questi temi. Come Assessore mi sono trovato a dialogare con persone che la pensano in maniera diversa o non hanno alcun tipo di interesse sul tema. Questa esperienza mi è servita a capire come aiutare l’associazione a migliorare nella comunicazione e quindi a rimanere con i piedi per terra pur continuando a porsi obiettivi ambiziosi”, spiega ancora al nostro giornale.

In questo ruolo, Bencini si trova adesso a fare i conti con un dibattito pubblico che, nonostante la crescente consapevolezza sul tema, risulta ancora  polarizzato e caratterizzato da un negazionismo molto forte. “Una situazione che era attesa, ora che si cominciano a toccare davvero gli obiettivi della transizione ecologica e quindi il mondo dell’industria, il mondo dell’automobile, il mondo dell’energia cominciano a interrogarsi  su come mettere a terra gli obiettivi del Green Deal, parlo dell’Europa in questo caso. Ecco che allora torna il tema politico e si alza il livello dello scontro tra interessi. Era atteso questo ritorno del negazionismo e questo  impegna ancora di più la società civile e la nostra associazione nel portare un’informazione di tipo scientifico", conclude Bencini. 

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