20 MAR 2025
OK!Firenze

Addio alle key box, i commenti contrapposti fra cittadini e host

Salviamo Firenze: "in tre mesi abbiamo cambiato l'agenda politica".

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I tastierini vietati I tastierini vietati © Salviamo Firenze per viverci
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"Fino all’8 novembre del 2024 il tema della città volgarmente in vendita, con keybox, scatoline portachiavi e tastierini elettronici in bella vista, non esisteva.
Sono passati 93 giorni  e qualche ora dalle prime X adesive poste su keybox e tastierini, come cerotti sulle ferite della città, ed oggi arriviamo al primo passaggio formale, tardivo, ma importante, ovvero il voto del Consiglio Comunale di Firenze. 
Grazie alla nostra azione, al sostegno dell’opinione pubblica e all’attenzione mediatica, siamo riusciti a cambiare
- specifica Massimo Torelli di Salviamo Firenze per Viverci - l’agenda politica così da imporre un tema che non esisteva (e che alcuni avrebbero voluto che non fosse mai esistito). 

Oggi abbiamo ottenuto un primo risultato dal grande valore simbolico.  Il turismo selvaggio non è intoccabile e si può fare qualcosa, di pratico e reale, così da cambiare la tendenza.

Ora aspetteremo di vedere tra 10 giorni- il 104° giorno-, alla scadenza del tempo previsto dalla delibera per la rimozione volontaria, come e se verranno fatti i controlli su tutto quello che permette il self check-in (keybox ma anche tastierini, lo ricordiamo all’assessore Vicini). Non è che l’inizio, oltre le key box si può (e serve) fare molto di più." conclude il leader di Salviamo Firenze per viverci.

D'opinione opposta ovviamente Lorenzo Fagnoni, Ceo di ApartmentsFlorence e presidente di Property Managers Italia che parla di  “un provvedimento dai modi e dai tempi sbagliati, che ignora il confronto in corso a livello nazionale e rischia di colpire non solo gli host, ma anche tanti altri professionisti e cittadini.
Siamo sempre stati d’accordo sulla necessità di regole per l’utilizzo delle keybox, soprattutto per ragioni estetiche – spiega Fagnoni - perché è evidente che un accumulo disordinato di cassette sulle facciate sia antiestetico. Ma vietarle così di colpo, senza alternative e senza considerare le necessità di chi opera nel settore, è un errore. Soprattutto quando a livello nazionale è in corso un confronto con il Ministero dell’Interno per definire standard condivisi su sicurezza e accessibilità”.
Fagnoni richiama anche il caso di Roma, dove la magistratura ha annullato la rimozione forzata delle keybox, dando torto al Comune: “Si rischia lo stesso epilogo anche a Firenze. E intanto si creano solo incertezza e problemi per chi lavora nel settore. Ricordo – spiega il Ceo di ApartmentsFlorence e presidente di Property Managers Italia – che le keybox non sono solo uno strumento per gli affitti brevi. Le usiamo noi gestori per dare accesso a idraulici, imbianchini e tecnici. Le usano i costruttori nei cantieri, le usano i proprietari di immobili per agevolare accessi temporanei. Non si tratta solo di turismo, ma di semplificazione della vita quotidiana per migliaia di persone.
C’è poi una questione di fondo sulla vivibilità e il decoro del centro storico di Firenze
– conclude. Si vogliono eliminare le keybox perché ‘brutte’, ma non ho sentito la stessa indignazione per i vecchi impianti elettrici a vista o gli orrendi meccanismi di apertura delle serrande di garage e negozi, che deturpano il centro da decenni. Serve una regolamentazione complessiva, non provvedimenti spot”.

 

 

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