"Scuola al centro" è lo slogan del loro disagio. Un disagio che lunedì, in occasione del consiglio comunale sarà portato proprio sotto le finestre del Salone dei Duecento.
Sono i genitori, gli studenti e gli insegnanti dell'IIS Alberti - Dante a raccontarci la paradossale vicenda di una scuola fiore all'occhiello della città con un boom d'iscrizioni in costante ascesa e di contropasso la frammentazione di sedi e succursali.
L’IIS Alberti-Dante nasce nel settembre del 2008 dalla fusione tra due istituzioni della città, lo storico Liceo Classico Dante recentemente arricchito con la creazione del Liceo Musicale e lo storico Liceo Artistico Leon Battista Alberti.
Dalla fusione ha preso avvio la costituzione del “Polo Umanistico delle Arti per un Nuovo Rinascimento” promossa dal MIUR e accolta dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana, dal Comune di Firenze e da istituzioni cittadine di Alta Formazione quali l'Accademia di Belle Arti e il Conservatorio “Cherubini”.
Sembrava una promessa, soprattutto per gli studenti e le studentesse, questa prospettiva di sinergia fra i tre indirizzi umanistici, ma le sinergie hanno bisogno di condividere tempi e spazi.
La storia, l’identità stessa di questi licei affondano le proprie radici nel centro storico di Firenze e si rivolgono, per tradizione e vocazione, ad un’utenza che proviene prevalentemente dall’area nord del territorio metropolitano e dell’intera provincia.
E dove, se non nel centro storico di Firenze, là dove si concentra un inestimabile patrimonio storico ed artistico, dovrebbe avere sede il “Polo Umanistico delle Arti per un Nuovo Rinascimento”?
Come è impensabile costruire un futuro senza passato, così è impensabile costruire un nuovo Rinascimento lontano dai luoghi, dalle opere, dalla testimonianza più viva e tangibile del Rinascimento storicamente inteso.
E non è solo l’Istituto Alberti-Dante ad avere bisogno del centro storico fiorentino: anche il centro storico fiorentino ha bisogno dell’Istituto Alberti-Dante, per non essere abbandonato esclusivamente alla fruizione consumistica e predatoria del turismo di massa mordi e fuggi e per ritrovare la propria funzione formativa e educativa.
Negli ultimi anni il liceo Alberti-Dante come accennato ha registrato un incremento delle iscrizioni dovuto anche alla sua collocazione centrale e a diretto contatto con tutto il patrimonio artistico e culturale che il centro della città offre.
Ma c'è di più. La frammentazione delle sezioni e classi su ben quattro sedi diverse obbliga a una frammentazione anche della didattica oltreché rendere poco agevole la fruizione di aule e laboratori già di per se, in alcuni casi, non proprio adeguati.
Come possono i ragazzi sparpagliarsi in più sedi e poter fruire di una didattica e continuità di programmi adeguata?
La loro richiesta all'amministrazione è semplice e chiara, ma dietro c'è una complessità enorme da saper gestire.
Varare un progetto, organico e concreto, per il futuro dell'istruzione classica, musicale ed artistica della nostra città, individuando spazi adeguati, adeguatamente attrezzati e curati, in modo da garantire alle generazioni di poter fruire e frequentare del patrimonio artistico e culturale del nostro centro storico.
Ricordiamo che investire sulla scuola significa investire sul futuro.
La capitale del rinascimento snobba l'arte? Un aiuto per l'ISS Alberti Dante
Una scuola gioiello con tantissime iscrizioni e troppe frammentazioni di sedi.
ven 26 maggio 2023- 480