La Sindaca elfa © facebook
Le opposizioni riunite di Palazzo Vecchio - Lista Schmidt, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Firenze Democratica e Firenze a Sinistra - chiedono giustificazioni per le assenze della sindaca: “È mancata 4 volte consecutive, più rispetto per il Consiglio comunale.”
Tutti i consiglieri hanno sottoscritto un’istanza di richiesta di giustificazione. “È un momento complesso, il sindaco deve essere presente,” affermano.
In un periodo in cui Sara Funaro spicca per stakanovismo, partecipando anche durante le feste a numerose inaugurazioni – "ha fatto scalpore la sua performance in veste da elfa calandosi da Palazzo Vecchio per le feste di Natale" – appare di contrappasso la sua assenza nel parlamentino della città.
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"Quattro assenze consecutive e, soprattutto, non giustificate della sindaca," fanno scattare la richiesta dei gruppi di minoranza, fra cui Lista Schmidt, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Firenze Democratica e Sinistra Progetto Comune, di giustificare tali assenze.
La richiesta, sottoscritta da tutti i consiglieri, è stata presentata al Presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione e al Direttore del Consiglio comunale Riccardo Nocentini. “Lo statuto – sottolineano i consiglieri delle opposizioni – prescrive chiaramente che occorre presentare giustificazioni, quindi è una richiesta di giustificazioni per l’assenza.”
"Una eventuale decadenza – spiegano i consiglieri – statuto alla mano, scatta se non le presenta e non si presenta per altre due volte.”
"Il nostro – proseguono i consiglieri – è un atto per chiedere rispetto verso il Consiglio comunale, in un momento delicato per la città, in cui c’è bisogno di confronto e collaborazione."
"Il Consiglio è il luogo dove le idee si confrontano e si migliorano con il confronto democratico e i provvedimenti possono uscire migliorati dalle varie sensibilità presenti in aula, in rappresentanza di tutti i cittadini fiorentini che hanno votato e non solo di chi ha avuto il compito di governare," concludono i consiglieri di minoranza.
