“La minimoto non è un giocattolino che ti fa sognare, ma una cosa seria”: lo afferma Alessio Polidori, pilota mugellano in pista (e in sella) da venti anni, esponente del MotoClub Firenze e impegnato da anni nel portare l’esperienza del motociclismo a scuola. Nell'intervista, pubblicata dal quotidiano La Nazione nelle pagine dello sport, si spiega che, certo, chiunque salga su una moto ha l’intenzione di correre e vincere, ma che è bene trasmettere fino dai primi momenti in cui i ragazzi si avvicinano al mondo el motociclismo come sia indispensabile mantenere le condizioni di sicurezza e evitare rischi inutii. Polidori spiega che i genitori possono far seguire ai propri bambini (addirittura dai quattro anni, anche se a quest’età la moto resta spenta) delle lezioni su come stare in sella, come affrontare le curve e tanti altri aspetti che potrebbero anche solo insegnare ad andare in moto in futuro, e non per forza ad intraprendere la strada dei grandi campioni del motociclismo- anche se, conferma Polidori, già all’età di sei anni si può capire se il bambino ha la stoffa del campione. Secondo quanto pubblicato su La Nazione la prima lezione da imparare è che anche se ben – e obbligatoriamente – equipaggiati e all’interno di impianti e strutture apposite, quando si è su qualsiasi tipo di moto una percentuale di rischio resta sempre. Per questo è bene insegnare fino da subito che sopra le due ruote si deve sempre e solo pensare a mantenere la massima concentrazione e la consapevolezza dei rischi che si possono correre e far correre agli altri. Viola Arinci