31 MAR 2025
OK!Firenze

Legnaia, tenta di rapinare il tabaccaio ma lui reagisce tirando fuori un martello

Costretto alla fuga dopo essere entrato nel locale con passamontagna e coltello...

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Spaccate, immagine di repertorio Spaccate, immagine di repertorio © Facebook
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Talvolta succede che ai malfattori vada male. L'esasperazione e la paura hanno fatto avere la peggio a un rapinatore che ieri sera intorno alle 19 si è presentato in una tabaccheria in via Sant'Angelo a Legnaia col volto coperto dal passamontagna e puntano un coltello contro i negozianti per cercare di portare via la cassa.
Ma all'ennesima rapina nel Quartiere 4 è andata male agli aggressori dato che il titolare e suo padre - come leggiamo su La Nazione - hanno risposto tirando fuori un martello e uno scopettone che avevano a portata di mano.
“Lo abbiamo visto entrare e venire alla cassa, ci ha puntato un coltello contro e ci ha detto di dargli la cassa – ha raccontato il titolare Francesco Chimenti – ma siamo riusciti a respingere la sua aggressione con il martello e lo scopettone. Ha tentato di estrarre la cassa ma non ce l’ha fatta, agitava il coltello, dopo un po’ ha desistito”.

“Ho attivato il pulsante antirapina e dopo poco è arrivata la polizia – continua – I primi ad arrivare sono stati due poliziotti in borghese: hanno guardato le immagini di videosorveglianza per vederne le caratteristiche e sono partiti subito a cercarlo per il quartiere. Dopo un paio di minuti è arrivata anche l’autopattuglia”.

Drammaticamente il Quartiere 4, come aveva annunciato nel suo report semestrale Salvatore Calleri della Fondazione Caponnetto (articolo qui), continua a essere quello in cui si registra un'escalation preoccupante di atti violenti dato che anche giovedì 13 verso le 20,30 al Bar Franco di via Starnina c'era stata un assalto. I titolari, chiuso il locale, si sono visti entrare in auto un uomo mascherato che ha improvvisamente aggredito Franco: “Mentre salivo in auto sotto un temporale scrosciante è salito dietro e non me ne sono accorto, era buio e non si vedeva niente da quanto pioveva”.
Avevo già la macchina in moto e ho visto entrare un uomo, lì per lì pensavo allo scherzo di qualche amico – prende la parola moglie – Diceva di avere la pistola ma io non ne ho viste, probabilmente non era vero. Ha preso mio marito per un braccio e gli ha detto ‘dammi il bottino’. Aveva un accento straniero. Però noi non avevamo l’incasso. ‘Non ho soldi, non ho soldi’, rispondevamo. Abbiamo spento l’auto e siamo usciti fuori sperando di richiamare l’attenzione di qualche passante. Al che il rapinatore è scappato verso via Spinello Aretino”. Su questo episodio indagano i carabinieri.

Un’altra rapina si è consumata mercoledì scorso alle 18,45 in via Dosio 6 al negozio Kidsy abbigliamento per bambini, vicino a piazza Batoni, che ha quell’ora è piena di persone.  Sul luogo è intervenuta la polizia.

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