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Libri in redazione. Doppia presentazione nel Weekend

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Nella periferia fiorentina, ai piedi della collina di Fiesole, c’è una strada bianca: siamo nei primi anni Quaranta, e quella strada altro non è che la via Faentina, non ancora asfaltata. Un gruppo di ragazzini passa il tempo tra giochi e marachelle, ancora inconsapevoli della guerra che di lì a poco cambierà per sempre le loro giornate. Gianfranco Coppetti si affida alla memoria e ai disegni per scavare nel passato di un quartiere e di una città, dando oggi alle stampe il libro Una strada bianca che… Ricordi di un ragazzo del ’36 (pp. 108, euro 7) in uscita per la collana «La Toscana racconta» dell’editrice fiorentina Sarnus. Coppetti, pittore, incisore e autore di sillogi poetiche, rievoca gli anni più difficili per la sua Firenze e per l’Italia intera, quelli che coincidono con il passaggio della guerra sulle strade e sui cieli delle città dal 1940 al 1945. Le famiglie che abitano il rione delle Cure, e non solo loro, vivono momenti sempre più drammatici: i viveri scarseggiano, i giovani sono chiamati al fronte, presto le esplosioni riecheggeranno nell’aria e i soldati tedeschi si aggireranno per le strade. Ma l’autore inizia il suo racconto ricordando i suoi giorni spensierati di fanciullo, trascorsi con i coetanei per le vie del quartiere. La zona dove scorre il Mugnone è terreno di gioco ideale per una banda di ragazzini scatenati e incoscienti, una squadra vivace e a volte “spietata” che ricorda i Ragazzi della via Pal. A fare da sfondo, oltre alle vicende belliche, un passaggio storico cruciale per l’Italia, il declino del fascismo, che provoca uno scossone ideologico mettendo in discussione valori e punti di riferimento di un intero paese. I destini sono appesi alle traiettorie delle bombe e alle truppe alleate che avanzano; alcune famiglie se ne vanno, altre restano. Dopo tanti sacrifici e altrettanti rischi mortali, alla fine il conflitto finirà e i fiorentini torneranno faticosamente alla normalità. Il tempo dei giochi spensierati è ormai finito, e all’orizzonte si affacciano l’età adulta e la modernità. “Sulla nostra bianca polverosa strada non transitavano più come un tempo rare automobili o lenti barrocci trainati da stanchi ronzini. Camion, auto, motocicli, quasi tutti residuati bellici passavano veloci come saette. Una massicciata ed un alto spessore di bitume nero cancellarono per sempre la nostra strada, i nostri sogni e le nostre birbonate”. Mentre la 2° pubblicazione si terrà Giovedì 17 marzo 2016 alle 18.00 nella Sala Conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell´Oriuolo, 24, Firenze) il libro di Emiliano Gucci e Hudie Maxituàn Fratello come sei, edito da Mauro Pagliai. All´incontro, organizzato dall´associazione Trisomia 21 Onlus e moderato dalla giornalista Geraldina Fiechter, interverranno l´assessore Sara Funaro, l´editore Antonio Pagliai e saranno presenti gli autori. Il libro è un toccante romanzo a più voci scritto da Gucci insieme a Hudie Maxituàn, ossia un gruppo di fratelli e sorelle di ragazzi con sindrome di Down, che ci svelano un punto di vista inedito e ci pongono domande inaspettate: che significa avere un fratello così "speciale"? Quand´è che un legame così profondo diventa un vincolo? Tutti coloro che sono interessati sono pregati di segnarsi le seguenti info: Gherardo Del Lungo (335 1373725); Eventi Pagliai s.r.l.; tel. +39 055 7378721; fax +39 055 7378761; [email protected]

 

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