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Linea Faentina, un miraggio di promesse non mantenute: la denuncia di Vittoria Boni

La capogruppo di BorgoVisione critica l’operato della Regione Toscana e chiede investimenti concreti per il territorio

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Vittoria Boni Vittoria Boni © OKM
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Un'altra giornata di promesse senza risultati concreti. È questo il commento amaro di Vittoria Boni, capogruppo di Borgo Visione nel Consiglio Comunale di Borgo San Lorenzo, che ieri ha espresso dure critiche verso le dichiarazioni dell’assessore regionale Stefano Baccelli sulla linea ferroviaria Faentina. La situazione, che da tempo affligge i pendolari del Mugello, resta invariata nonostante le promesse e i fondi dichiarati.

Baccelli ha annunciato un investimento di 271 milioni di euro sulla Faentina, definendolo l’intervento più significativo per il trasporto ferroviario in Toscana. Tuttavia, Boni osserva con scetticismo questi dati, sottolineando che i pendolari, che quotidianamente affrontano ritardi, soppressioni e sovraffollamenti, non vedono alcun miglioramento tangibile. “Che possa illuminarci tutti!” commenta con ironia la consigliera, sottolineando l’atteggiamento distaccato e scontroso dell’assessore, che sembra poco disposto ad affrontare le reali criticità del territorio.

Boni propone anche una riflessione su un altro aspetto: una linea Faentina efficiente non solo faciliterebbe gli spostamenti dei mugellani verso Firenze, ma potrebbe anche attirare i fiorentini nel Mugello per opportunità di lavoro, turismo e svago. La buona riuscita della Faentina potrebbe rendere il Mugello una meta accessibile per le famiglie fiorentine e per i giovani in cerca di stage o opportunità di lavoro. Tuttavia, fino a che la linea rimarrà caratterizzata da servizi inadeguati, tutto questo resterà un sogno lontano.

La capogruppo di BorgoVisione conclude il suo intervento sottolineando la delusione verso una politica che sembra puntare più sulle promesse che sui fatti. Con treni simili a "carri bestiame" e una rete di trasporto inefficace, la visione di un Mugello connesso e attrattivo appare un’utopia, finché non ci saranno investimenti veri e un impegno concreto da parte delle istituzioni regionali.

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