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Luca Tagliaferri ricorda Piera Ballabio

Il ricordo di chi la conosceva bene

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Piera Ballabio Piera Ballabio © Corriere Fiorentino
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Come annunciato il 2023 per me comincia malissimo.

Oggi ho perduto una sorella, Piera Ballabio, nata a Novate Milanese, orfana di padre con suo fratello. La mamma Doralice si trasferisce con lei in Mugello dove conosce e sposa il sindacalista Amos Fabbri di Marradi. Negli anni 80 lavora presso il Comune di Borgo San Lorenzo sotto l’amministrazione di Luciano Baggiani con assessori Delia Falli, Leonardo Romagnolie e Cristina Tagliaferri. Ricopre un ruolo a tempo determinato nel settore del Turismo. Poi paertecipa ad un concorso pubblico presso la Comunità Montana per un posto di Responsabile dell’Ufficio Turismo e lo vince. Con lei il turismo nel Mugello raggiunge cime inviolate, i turisti crescono a dismisura, riesce a far ristrutturare tutte le coloniche appenniniche che diventeranno punti tappa dei numerosi trekking.

Quest lavoro è andato avanti fino ad ora, senza flessioni, nonostante tutto. Ma agli inizi del 1990 con l’arrivo del TAV, il sodalizio con gli amministratori locali , si rompe, ed insieme io e lei con ad una parte di popolazione ci opponiamo alla svendita del Mugello . Questo ci costerà soprattutto politicamente. Saremo invisi al PDS poi divenuto PD. ma le nostre lotte sono continuate prima con la Lista Civica LIBERO MUGELLO poi con l’opposizione allEolico sui crinali. Dopo l’avvento del Sindaco Margheri, il periodo più buio col Sindaco Bettarini.

Poi la notizia della malattia di Piera, la lotta contro un male che non perde mai, per ora, le mie inutili parole di resistenza, le parole cattive di alcuni amministratori pubblici, invisi, la fine dell’opposizione seria e competente. Tanti dispiaceri anche a livello regionale che hanno accelerato la sua fine. Cara Piera, insieme ad Annigoni, a Patrizia , a Rodolfi vai ad aumentare il numero dei baluardi.

Ma non disperare, il vostro operato, soprattutto il tuo , han seminato piante e fiori che presto rinasceranno.

Presto ci rivedremo. Ciao Piera.

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