
Ha immortalato artisti e intellettuali di fama mondiale, collaborato con grandi maestri del cinema come Federico Fellini e Mario Monicelli, raccontato la realtà dei manicomi con Franco Basaglia. Oggi, all'età di 95 anni, Luciano Ricci continua a guardare il mondo attraverso il suo obiettivo, questa volta all'interno dell'Rsa La Mimosa di Campi Bisenzio, dove risiede e dove, per la Festa della Donna, sarà inaugurata una mostra con 20 scatti dedicati alle ospiti e alle operatrici della struttura.
Nonostante gli acciacchi dell’età, Ricci non ha mai smesso di fotografare. Armato della sua macchina fotografica e seduto sulla carrozzina, ha catturato i volti e le espressioni di chi, come lui, vive quotidianamente nella residenza sanitaria. “Dopo il ritiro dal contesto internazionale, ha sempre continuato a sperimentare nuovi generi e nuove correnti” racconta la moglie, la poetessa Maria Grazia Carraroli. “Ora vive in Rsa per motivi di salute, ma mi dice sempre di sentirsi accolto, di apprezzare il clima caloroso e il rispetto nei suoi confronti. E soprattutto, può continuare a usare la sua macchina fotografica, che per lui è fondamentale”.
Luciano Ricci ha attraversato il Novecento con il suo sguardo attento e sensibile, lavorando accanto a giganti della cultura come Riccardo Muti, Andy Warhol, Maria Callas, Vittorio Gassman ed Eduardo De Filippo. Ha portato i suoi scatti in alcune delle sedi espositive più prestigiose del mondo, dalla Biblioteca Nazionale di Parigi al MoMA di New York, dalla Casa della Cultura di Pechino alla Galleria d’Arte Contemporanea di Sydney.
Galleria fotografica
Dietro ogni immagine, c'è una storia e, nel suo caso, anche una forza straordinaria: scatta con una sola mano, avendo perso un braccio e una gamba a soli 14 anni a causa dell’esplosione di una bomba a mano tedesca con cui stava giocando. Eppure, la sua visione del mondo non si è mai fermata.
“L’esposizione di opere fotografiche in una Rsa ha un impatto profondo” spiega Cecilia Cardoso, animatrice della struttura. “L’arte stimola la memoria, le emozioni e la creatività degli ospiti. La scelta di un fotografo di fama internazionale di esporre qui è un segnale forte di inclusione e di riconoscimento del valore delle persone anziane, troppo spesso emarginate. L’arte abbatte barriere e crea legami intergenerazionali, regalando momenti di riflessione e bellezza”.
Sabato 8 marzo, la mostra alla Rsa La Mimosa di Campi Bisenzio celebrerà le donne con il linguaggio visivo di un grande maestro, che continua a raccontare la vita con la stessa passione di sempre.