Il lungarno Santa Rosa con la siepe © Google Maps
Protesta dei residenti del lungarno di Santa Rosa per il taglio della siepe che divide la strada dai giardini.
“Mi son svegliato e ho visto che stavano abbattendo la siepe lì da 40 anni, una siepe bellissima di più di 300 metri – racconta con rammarico un residente a Firenze Today – e quando ho chiesto il perché, mi hanno risposto dicendomi che così i vigili urbani riescono a vedere cosa succede nel giardinetto. Io non ho parole”.
La sicurezza di un luogo ormai da troppo tempo "non luogo" è il motivo del taglio, quella stessa sicurezza minacciata da quella siepe che impedisce di vedere cosa succede nel giardino dove ormai tanti genitori avevano persino smesso di portare i bambini dopo che, alcuni mesi fa, una bimba si era tagliata con la fiala di una siringa ma dove non erano mancati altri episodi di degrado e violenza,
“Ho chiamato più volte la Polizia e in quel giardino succede di tutto – commenta uno dei residenti – spaccio, concerti coi bonghi, gente che si litiga la panchina per dormire. O picnic con tanto di distese di birra a terra al mattino. Ora pensano che non essendoci più la siepe, sia un deterrente? Non c'era altro modo?”
Ebbene sì, verrebbe da dire, tagliare le siepi aiuta, ma forse l'amministrazione prima di procedere a queste trasformazioni dell'arredo urbano dovrebbe informare la cittadinanza perché è noto che quando si tocca il verde c'è sempre qualcuno pronto a difenderlo a oltranza.
Siccome ricordiamo che nel corso della conferenza stampa in cui la Fondazione Caponnetto lo scorso gennaio (articolo qui) propose le sue ricette per migliorare la sicurezza c'era un esplicito focus che suggeriva di "eliminare e possibilmente eliminare sostituendole con altri tipi di verde le tante siepi presenti in viali e giardini che notoriamente favoriscono le attività criminali creando anfratti all'interno di un più ampio intervento su arredo urbano"; abbiamo chiesto a Salvatore Calleri che della fondazione Caponnetto ne è fondatore e presidente un pensiero trovandolo lieto di vedere che l'amministrazione sta seguendo i suggerimenti della Fondazione.
"Finalmente! - dichiara Calleri. Nella situazione complicata che esiste e tocca la quotidianità del giardino del lungarno Santa Rosa si decide di levare le siepi. La sicurezza moderna di un luogo parte dall'eliniazione delle barriere visive"
