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Margheri - Gruppo Consiliare "Cambiamo Insieme" - Niente di concreto per l'ex ospedale di Luco

La Regione Toscana, faccia una volta per tutte scelte precise.

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ospedale luco noferini 5 ospedale luco noferini 5 © Noferini
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Ciclicamente si ritorna a parlare dell'ex ospedale di Luco di Mugello. Al complesso del Convento Camaldolese per il momento, si sta risistemando il tetto, non poco per la  salvaguardia dell'immobile, ma ancora destinazioni d'uso serie, non sembra che ce ne siano all'orizzonte. Su questo tema, interviene Luca Margheri del Gruppo Consiliare Cambiamo Insieme.

Da anni come lista Cambiamo Insieme ci siamo occupati dell’ex-ospedale di Luco. Ricordo che in passato raccogliemmo anche le firme, e ne raccogliemmo più di mille, per chiedere l’intervento della Procura al fine di fermare il degrado e costringere la Regione Toscana a un’azione di salvaguardia del patrimonio architettonico e artistico. Purtroppo in tutti questi anni niente è stato fatto di concreto. E se saluto favorevolmente l’inizio dei lavori di consolidamento del tetto, vorrei dire con grande forza che questo non basta.
Il futuro dell’antico monastero camaldolese, con un chiostro rinascimentale di rara bellezza, e per il quale autorevoli storici dell’arte hanno visto la mano dell’architetto Michelozzo, non può essere quello di diventare un cumulo di macerie.

E neppure possiamo continuare a scrivere pagine di progetti irrealizzabili o non realizzati, di belle idee senza fonti di finanziamento.
Propongo formalmente al sindaco di chiedere l’istituzione di un tavolo di confronto, al quale vorremmo partecipare, con i soggetti interessati, Fondazione Maggio Musicale, ma anche e soprattutto Regione Toscana, affinché si facciano una volta per tutte scelte precise, e si prenda un indirizzo chiaro. Sulla destinazione d’uso e sui canali di finanziamento. A me l’idea di ospitarvi gli studenti, se dotata di un corollario di indispensabili interventi per quanto riguarda i trasporti non dispiace. Ma se resta una boutade giornalistica, allora diventa una presa in giro. Si vuol lavorare in quella direzione? La si consideri una questione prioritaria, e ci si dia un lasso ristretto di tempo per definire la cosa. L’Azienda per il Diritto allo Studio, che è regionale, cosa dice? E’ interessata?

La Regione ha l’intenzione di destinare i milioni di euro necessari per la ristrutturazione della struttura? E se l’operazione deve riuscire, ha intenzione di finanziare e dotare Borgo San Lorenzo, fino a Luco, di un diverso sistema di trasporto pubblico bus-treno, che consenta agli studenti universitari di raggiungere Firenze in tempi convenienti?
Se invece si pensa di tornare all’idea del resort o dell’albergo, la vedo dura. E’ una strada esperita anche diversi anni fa, con nessun frutto. Si continuerebbe ad aspettare Godot. E la prospettiva di vedere la struttura circondata da ponteggi e tubi per decenni sarebbe davvero triste.

 

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