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Fuori binario. L'intervento del Pd di Marradi sulla Faentina ed i suoi disagi

Vita da pendolari mugellani

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Faentina. Faentina. © N.c.
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Spiegano dal Partito Democratico di Marradi:

"Fuori binario. I disagi sulla linea ferroviaria Faentina: il futuro va costruito ora e passa per una metropolitana di superficie. 
Una rivoluzione necessaria.
Come riportato dalle cronache, la linea ferroviaria Faentina risulta essere una delle peggiori della Toscana per comfort, puntualità, frequenza delle corse (secondo l'assessore regionale Baccelli si tratta invece di una delle migliori linee diesel della Toscana per indice di punatualità, clicca qui, ndr). In occasione dell’apertura autunnale delle scuole la situazione è peggiorata ulteriormente diventando insostenibile. I sindaci di Marradi e Borgo San Lorenzo si sono attivati chiedendo un intervento efficace e tempestivo per ripristinare la piena funzionalità dei servizi rivolgendo appelli a Trenitalia e alla Regione. Continui ritardi superiori ai 20 minuti, soppressioni non annunciate di corse, vetture svuotate perché troppo affollate con passeggeri costretti a scendere, disagi enormi per genitori, studenti, pendolari, turisti.
Non ci siamo. Sulla linea che collega Firenze a Faenza, Trenitalia è completamente fuori binario.
Quella del Lamone è una valle meravigliosa dove il tempo si è fermato, dove la natura è intatta ed è possibile vivere tranquilli lontani dal traffico. 

Ma questo mondo dal sapore antico vive solo perché fa parte di un sistema urbano ramificato nel territorio e (quando i treni sono in orario) nel presente. Come forza politica maggioritaria attenta ai bisogni del nostro territorio, di chi lo vive e lo mantiene vivo, il Pd di Marradi fa proprie le lamentele dei cittadini che continuano a segnalare disagi quotidiani. Serve prima di tutto una visione diversa. Il nostro futuro passa da qui e si costruisce a partire da ora. Non basta un servizio rabberciato come un favore da elemosinare a un feudatario: chiediamo prima di tutto il ripristino di condizioni di viabilità su ferro decenti, ma anche un concetto diverso di utilizzo, una rivoluzione copernicana per la mobilità dell’alta valle del Lamone.

Il territorio non è più gestibile con la divisione ideale in un centro (saturo) e una periferia (sempre marginale). Siamo, e vogliamo essere considerati, il quartiere verde di una realtà metropolitana più vasta. Facciamo parte di una conurbazione estesa fra due regioni. La ferrovia può e deve essere utilizzata come una metropolitana di superficie con navette che collegano costantemente, anche in orario serale, questa valle alle aree urbane contigue, finalmente accessibili senza usare l’auto: per noi che ci abitiamo, per chi vuole venire a respirare aria pulita, per chi vuole venire a cena, per chi vuole andare a teatro in città. 

Perché facciamo tutti parte della stessa città diffusa. Mettiamo a posto il servizio per come dovrebbe essere prima di tutto e sviluppiamo poi una nuova idea.

Cominciamo da qui, dalla rivoluzione di questo concetto. Ritrovare il binario giusto conviene a tutti. Fantascienza? No: è il futuro, e ci arriveremo. In ritardo, naturalmente."

La segreteria del PD Marradese.

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