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Marradi verso le elezioni: 7 domande per 7 giorni: Il futuro

L'ultimo tema: il futuro

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7 domande per 7 giorni 7 domande per 7 giorni
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In vista delle elezioni amministrative di Marradi 2023 abbiamo deciso di presentarvi i candidati in corsa sottoponendo a loro le stesse domande sul presente e il futuro del paese.
"7 domande per 7 giorni"si conclude oggi e la nostra speranza è di avervi fornito un utile strumento di conoscenza sui programmi politici e amministrativi degli aspiranti Sindaco attraverso 7 macro argomenti d'interesse collettivo:
- viabilità e trasporti
- sanità
- crisi demografica
- fondi Pnrr
- vicenda fabbrica dei marroni
- tutela dell'ambiente e del paesaggio
- futuro

Tutti i giorni della settimana a mezzogiorno (li potete trovare nel nostro archivio giornaliero) aveter per tutta la settimana letto le risposte dei candidati!
Ecco cosa ci hanno detto i candidati Stefano Benedettini per il Centro Destra Unito, Rudi Frassineti per Anima Marradi e Tommaso Triberti per Insieme per Marradi sull'ultimo tema proposto:
il futuro
(le risposte saranno redatte in rigoroso ordine alfabetico del cognome del candidato)

DOMANDA 7 -IL FUTURO
Come immagina Marradi fra 5 anni alla fine del suo mandato? E come immagina il paese fra 20 anni?

STEFANO BENEDETTINI (Centro Destra Unito)
Se avrò l’onere ma soprattutto l’onore di amministrare il mio paese, farò di tutto, avvalendomi della mia squadra e dei miei collaboratori, circondandomi di persone di grande esperienza, competenza e professionalità, per far sì che Marradi torni ad essere un luogo dove la persona viene messa al centro dell’attenzione, evitando di focalizzare l’azione amministrativa in protagonismi sfrenati che rischiano di aggravare la situazione del bilancio senza porre rimedio al calo demografico.
Abbiamo non il dovere ma l’obbligo di tutelare le realtà presenti in loco e focalizzare l’attenzione sul rendere Marradi più attrattiva per investimenti privati. Ciò lo si raggiunge con infrastrutture stradali, telematiche e digitali appropriate, che siano al pari di quelle che i grandi centri offrono, compresa una medicina di prossimità adeguata alla richiesta della cittadinanza.
Concentrandoci su questi temi credo che tra 5 anni, Marradi, possa essere protagonista di un “piccolo risorgimento”.
Vent’anni sono un tempo molto lungo, i ragazzini di ora saranno uomini e donne mature, e se semineremo bene, raccoglieremo bene, ovvero essi non saranno emigrati in altre città ma continueranno a vivere nel loro paese come è giusto che sia.

RUDI FRASSINETI (Anima Marradi)
Il nostro è un progetto di lungo respiro, che si pone come orizzonte proprio Marradi tra 15/20 anni.
Il nostro lavoro, il nostro impegno, la nostra dedizione, la nostra scelta di rimanere a vivere qui vogliono creare le condizioni per dare un futuro a questo territorio. E parliamo di un futuro in cui le nuove generazioni abbiano la possibilità di scegliere di restare a Marradi e non siano costrette ad andarsene alla ricerca di lavoro e servizi, come purtroppo spesso accade ora. Al contempo, vogliamo aumentare la qualità della vita per tutta la popolazione e rendere questo territorio attrattivo per chi viene da fuori. Ma, per prima cosa, dobbiamo mettere a posto i conti del comune di Marradi e ricostruire una macchina amministrativa che ad oggi è ridotta all’impotenza. Fatto ciò, potremo finalmente iniziare a lavorare per la Marradi del futuro, che sarà orgogliosa, coraggiosa, coesa, ma soprattutto viva.

TOMMASO TRIBERTI (Insieme per Marradi)
Io immagino un paese con dei collegamenti sempre più rapidi ed efficienti, con dei servizi alla persona adeguati e sviluppati. Immagino un paese a misura di famiglia, cioè un paese dove ci siano opportunità e servizi in ambito scolastico, sociosanitario, sportivo, negli eventi culturali, da quando si nasce e per tutto il corso della propria vita. Un paese dove ci siano le condizioni perché un giovane possa viverci, oppure perchè possa tornarci dopo aver fatto esperienze fuori.
Lo immagino un paese che continua a crescere con nuove aziende, nuovi prodotti e che non perde il suo legame con le proprie eccellenze e il proprio territorio, dal marrone a Dino Campana e alla cultura in generale. Tutto questo però può avvenire solo se lavoriamo insieme, senza divisioni e rancori.
Soprattutto, però, immagino un paese che recupera definitivamente la sua capacità di essere protagonista all’interno di un territorio più ampio. Un paese che ha il coraggio e l’ambizione di essere protagonista. Per questo abbiamo costruito le politiche di questi 10 anni e per questo ci candidiamo a proseguire questo puzzle, tassello dopo tassello, passo dopo passo.

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