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Mercato Centrale: fra pizze e primizie esclusive si vendono vestiti a 45€ al kg

Sono tanti i cittadini che ci hanno segnalato la curiosità. Si può con licenza alimentare vendere abbigliamento?

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Le giacche al sapor di fritto Le giacche al sapor di fritto © Ok!News24
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Una curiosità che non ha certo lasciato indifferenti i fiorentini che frequentano il Mercato Centrale dove fra un alternanza d'eccellenze più o meno note della gastronomia nazionale con nomi vip ad attirare turisti di passaggio e fiorentini in cerca di novità spunta l'abbigliamento, peraltro ben visibile anche dall'esterno poiché gli stand espositivi sono collocati in ottima posizione "di luce" vicino ai grandi finestroni storici della storica struttura.

Cappotti, blazer, giacche, giacconi e capi spalla in tutte le sfumature cromatiche fanno bella mostra di se al piano nobile del mercato centrale quello vocato alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane, quelle che come si legge sul loro stesso sito offrono pane e pasticceria, pesce fresco, fritto, vegetariano e vegano, carne e salumi, mozzarella di bufala, formaggi, cioccolato e gelato, pasta fresca, enoteca, lampredotto, tartufo più una ben frequentata scuola di cucina.
Tutte botteghe condotte da commercianti artigiani con in comune l’amore per la loro professione.

E' pur vero che nessuno (forse) comprerebbe un cashmere o un giacchetto puzzolente di frittura ma è incomprensibile come l'abbigliamento possa essere entrato nel mondo food...Ma a noi la domanda rimane. Cosa ci fa l'abbigliamento lì?
O forse siamo solo stupidi noi a farci questa domanda in un mondo che si gira al contrario e che da il via libera agli insetti come proteine del futuro, ci vuole convincere che la carne si fa in laboratorio e che il vino fa male.


 

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