Non è una ventata di novità, quella che Rombi ha dato alla commedia di Molière, ma un vero e proprio tsunami che ha regalato al pubblico una versione straordinaria della storia di Alceste rappresentata per la prima volta a Palais-Royal il 4 giugno 1666, con le musiche di Jean-Baptiste Lully.
Spiega la Treccani: “Miṡàntropo– Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere poco socievole, chiuso ai contatti umani”, ed il protagonista dello spettacolo di Rombi non lascia spazio a fraintendimenti dimostrandosi ostile a chiunque, anche alla donna che “Dice” di amare ma che accusa di sorridere troppo e a tutti (sorridere a tutti è come non sorridere a nessuno).
Ed in una sartoria dove sono sospesi i busti dei manichini, come se fossero le anime di quelli che l’hanno già abbandonato si sviluppa questa bellissima riduzione (in origine sarebbero 5 atti) adattata dal regista di Catalyst per 5 attori veramente eccezionali a cominciare dalle due punte di diamante della compagnia Giorgia Calandrini nel ruolo della vedova poco anzi pochissimo affranta e Dafne Tinti nel simpaticissimo ruolo della dipendente di quel laboratorio dove ci cerca di cucire qualcosa di unico.
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Con loro il sarto misantropo, il poeta Rap, il riccastro finto erudito e l’influencer che minaccia di rovinarlo sui social, con i volti di Francesco Franzosi, Giuseppe Losacco, Guido Targetti riuniti in un ambiente buio, “Non è buio, è penombra!” dove tutti i maschi cercano di conquistare la vedova con messaggini e poesie Rap sotto lo sguardo disincantato della dipendente che odia profondamente quell’affascinante e ridacchiante oggetto del desiderio.
Lo spettacolo, che andrà in scena anche sabato sera e domenica pomeriggio sempre al Corsini, è bello, divertente, moderno diretto con stile e rielaborato in modo da interessare anche i più giovani, sospeso in un’attualità scenica indefinita ma lontanissima dalla mezza giornata che ci sarebbe voluto per seguire la commedia originale che tra l’altro quando fu rappresentata la prima volta non incontrò neppure i gusti del pubblico a differenza di quello che è accorso ieri sera al Corsini di Barberino che tra una risata e l’altra ha goduto di una performance veramente molto, molto particolare, e, da Rombi e la sua banda non c’era da aspettarsi niente di meno!