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Morì per salvare i figli, medaglia alla memoria

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Morì per salvare i figli, medaglia alla memoria Morì per salvare i figli, medaglia alla memoria © n.c.
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Sembra ieri, sono passati due anni dal quel giorno, 28 maggio 2007, quando il mare in burrasca si portò via per sempre all’isola del Giglio, mamma Cristina e il figlioletto Lorenzo, mentre il marito Carlo e l’altro figlio Pietro, cercarono disperatamente di salvare i loro cari. Una tragedia questa che è rimasta nel cuore dei congiunti (Magherini, Cappetti), appartenenti a vecchie patriarcali e stimate famiglie, conosciute e rispettate e il giorno dei funerali, migliaia di persone di Borgo San Lorenzo e del Mugello tutto, si fermarono per dare l’addio cristiano, straziante ma composto, alla mamma e al figlio, stringendosi tutti, indistintamente, con un abbraccio corale.

Abbiamo ricordato questo doloroso evento, perché i famigliari ci hanno informato che il giorno giovedì 15 ottobre scorso nella Prefettura di Grosseto sono state consegnate, in forma privata, tre medaglie d’oro al valor civile a Carlo Cappetti, Pietro Cappetti e alla memoria di Cristina Magherini Cappetti, riconoscimenti firmati dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni, visto il decreto del Presidente della Repubblica del 15 dicembre 2008. Nella motivazione per tale riconoscimento a Carlo Cappetti si legge: “ Con generoso slancio e coraggiosa determinazione non esitava a tuffarsi, sfidando il mare in burrasca, in soccorso della moglie e dei due figli che stavano per annegare a trarre in salvo il più grande. Nobile esempio di non comune coraggio e umana solidarietà”. Nella motivazione per Pietro Cappetti si legge: “ Con generoso slancio e coraggiosa determinazione, nonostante la giovane età, sfidando il mare in burrasca, in soccorso del fratellino che stava per annegare, ma travolto lui stesso dalle onde veniva tratto in salvo dal padre. Splendido esempio di amore fraterno e di umana solidarietà”.

Nella motivazione alla memoria di Cristina Magherini si legge: “ Con generoso slancio e coraggiosa determinazione non esitava a tuffarsi, sfidando il mare in burrasca, in soccorso del figlio che stava per annegare. Nel disperato tentativo, stremata dallo sforzo, veniva travolta dalle onde perdendo la vita. Nobile esempio di amore materno spinto fino all’estremo sacrificio “. Leggere queste motivazioni a distanza di tempo, non ce ne vergogniamo assolutamente, le lacrime hanno solcato il nostro volto. Il ricordo è indelebile, incancellabile, così come le parole di don Savino Poli che celebrò la Santa Messa nella Pieve: ” La presenza di queste due bare richiama nella mia mente l’immagine viva di questa famiglia meravigliosa che esprimeva amore e tanta serenità. Ricordo Cristina quando accompagnava  Lorenzo al catechismo settimanale  e alla messa domenicale. L’atto di una mamma che sacrifica la vita per salvare il suo bambino è un gesto d’amore portato all’altezza dell’amore di Cristo “. Tre medaglie d’oro che resteranno per sempre scolpite nel tempo e nello spazio.

Foto 1 (in alto): Il Prefetto di Grosseto mentre consegna l’attestato e la medaglia d’oro a Pietro Cappetti con accanto il babbo Carlo.

 

Foto 2

Foto 2 (qui sopra): L’eroica Cristina Magherini Cappetti con il figlioletto Lorenzo.

 

 

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