17 MAR 2025
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Morlione e il ponte 'conteso'. Disagio per cinque famiglie a Vaglia

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Morlione e il ponte 'conteso'. Disagio per cinque famiglie a Vaglia Morlione e il ponte 'conteso'. Disagio per cinque famiglie a Vaglia © n.c.
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Una storia complicata, lo premettiamo. Che riguarda una strada privata che collega il piccolo borgo di Morlione, e il ponte (in tubi e cemento) che, fino a pochi giorni fa, permetteva alle auto dei residenti di attraversare un affluente del torrente Carzola. Ponte realizzato, senza permessi, dice il Comune, negli anni Ottanta; tollerato però fino a che la Polizia Idraulica (regionale) ne ha contestato la presunta pericolosità in caso di piene. Il ponte è ora in demozione, e si dovrà tornare a guadare il torrente con le auto come una volta. E i residenti spiegano: Siamo un piccolo gruppo di persone che abita a Morlione, un borghetto storico del Comune di Vaglia. Da lunedì 20 giugno 2016, a causa di un'ordinanza del Comune, le nostre abitazioni non sono più raggiungibili con le automobili. Nel nostro piccolo nucleo vivono: lavoratori che ogni giorno devono raggiungere Firenze, pensionati, bambini, di cui uno in cura al Mayer per terapie oncologiche, un chirurgo cardio vascolare con reperibilità diurne e notturne. Io stessa sono diabetica di tipo 1, quindi insulino dipendente. Ci sono inoltre una quindicina di gatti e tre cani. Le nostre case sono collegate alle strade comunali grazie ad un ponticello che attraversa il Borro dei granchi. Questo ponte sta su dagli anni '80. Tre anni fa qualcuno si è accorto che è abusivo. E' partito un iter burocratico che ha portato il responsabile del settore IV di Vaglia, Stefano Olmi, ad emettere un'ordinanza di demolizione, che coinvolge anche noi abitanti di Morlione. Il ponte abusivo non è stato costruito da nessuno di noi e sorge su terreni che non sono di nostra proprietà. Ciò nonostante le istituzioni ci ritengono responsabili dell'abuso. Nonostante siano state fatte più volte richieste d'aiuto al Comune, formali ed informali, nonostante le spese legali sostenute, alla fine per non incorrere in sanzioni e denunce, visto che il sindaco Leonardo Borchi ci ha negato una proroga della sospensione della demolizione, siamo stati costretti a demolirlo, ripristinando il guado come era in origine negli anni '80. Guado che per la conformità del terreno, soprattutto in caso di pioggia, risulta essere pericolosissimo e di cui la legge stessa non permette più l'uso. Dal guado per arrivare alle case c'è da percorrere ancora un chilometro di strada sterrata in salita. Di fatto il Comune di Vaglia, nel voler ottemperare all'eliminazione dell'abuso, mette in pericolo la sicurezza di noi abitanti di Morlione. Oltre ai normali disagi quotidiani in cui ci fa incorrere, rende impossibile l'arrivo tempestivo di una guardia medica, di autoambulanza, di un carro dei pompieri. La zona è già stata vessata dalla costruzione della TAV e di recente dalla scoperta della discarica a cielo aperto nella ex-cava di Paterno, vicenda finita su tutti i giornali. Il ponticello abusivo, cinque tubi di calcestruzzo asfaltati, sorgeva a circa 300 metri dall'eco mostro che è la ex-cava di Paterno, permessa dalle istituzioni e sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Stefano Olmi, che ci ha obbligati alla demolizione, è indagato per la vicenda della ex-cava. Ciò che ora noi chiediamo al Comune è l'aiuto, dovuto direi, per poter tornare ad accedere in sicurezza e con qualunque mezzo alle nostre abitazioni. Visto che la ricostruzione di un ponte, seguendo le nuove norme del genio civile, è un'impresa economica enorme, ci sono stati fatti preventivi per 70 mila euro, e che probabilmente il progetto verrebbe bocciato dalla sovrintendenza per l'impatto ambientale, (noi stessi data la mole lo abbiamo ironicamente chiamato "il ponte di Brooklyn"), chiediamo al Comune aiuto per ripristinare un vecchio tracciato alternativo. Tale tracciato è al momento impraticabile con le automobili e sorge su terreni che non sono di nostra proprietà. Vorrà il Comune adoperarsi per ripristinare tale strada? E soprattutto: per quanto tempo il Comune di Vaglia lascerà gli abitanti di Morlione, che avrebbe dovuto tutetale, in questa situazione incresciosa e pericolosa? Debora Vannini Replica il sindaco, Leonardo Borchi: Si tratta di una vicenda lunga e complicata, che coinvolge molti soggetti. Tutto si è originato da quando la polizia idraulica, nel 2013, ha segnalato l'illecito al comune, anche perché non venivano pagati i canoni dovuti. Ne è nata una prima ordinanza, non impugnata dai residenti, scaduta lo scorso settembre. Io stesso ho dato loro una proroga, per permettere di trovare un percorso alternativo o realizzare un altro ponte, ma non è arrivato altro che un progetto parziale quasi alla scadenza dei termini. Da qui l'ordine di demolire. Il sindaco precisa anche però che se saranno allargati gli argini e abbassato così il livello dell'acqua il guado dovrebbe risultare facilmente praticabile praticamente ogni giorno dell'anno .

 

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Commenti 9
  • Morlione, continua il botta e risposta ~ OK!Mugello

    […] per ledifficolt sostenute nell’attraversare il fiume dopo la demolizione del ponte (leggi qui). Pubblichiamo ulteriori contributi giunti dai residenti in risposta a quanto affermato dal Sindaco […]

    rispondi a Morlione, continua il botta e risposta ~ OK!Mugello
    mer 22 giugno 2016 03:20
  • salviamocilapelleblog

    Ah dimenticavo, l'ordinanza citata dal Sindaco, che non abbiamo impugnato, era una ordinanza, indirizzata a persone sbagliate e per giunta ...... senza precetto, del tipo..... il Dirigente Ordina.... (e poi non dice cosa ordina), vabb pastrocchi ne sono stati fatti tanti e questo non sar l'ultimo. Altra cosa..... se avessimo pagato i canoni, il ponte sarebbe stato legittimo???? questo un interrogativo che ancora oggi mi pongo e che non trova risposta. Mi auguro che la Procura della Repubblica faccia una volta tanto Giustizia.

    rispondi a salviamocilapelleblog
    mar 21 giugno 2016 06:52
  • salviamocilapelleblog

    Ringrazio il Sindaco Borchi, per la solerte risposta, che dice una cosa fondamentale, che (entro i termini) stato presentato un progetto. Un progetto di un ponte, richiede un'indagine geologica, un rilievo del tracciato fluviale, un progetto idraulico ed uno architettonico. Sfido il Sindaco a riuscirci (Ah dimenticavo, nell'intendimento poi espresso dal Sindaco stesso in una richiesta di "Interpretazione legittima" .....compresi i tempi per ottenere le autorizzazioni del genio civile e della Sovrintendenza......) in 180 giorni, ogni commento ulteriore ridicolo. Nonostante tutto, presentiamo un progetto ed il sindaco ci viene a dire (cito testualmente le parole) "omissis....la mera presentazione, in data 10/05/2016, di un progetto relativo alla realizzazione di un percorso alternativo, non persegue lo scopo indicato" Caro Sindaco, mi faccia il piacere, ma qual' lo scopo di presentare un progetto se non "perseguire lo scopo indicato" Un

    rispondi a salviamocilapelleblog
    mar 21 giugno 2016 06:41
  • salviamocilapelleblog

    a volta iniziato l'iter della pratica, la stessa non dipende pi da noi, ma dagli enti che hanno in carico la pratica stessa. No, caro Sindaco, stavolta ha davvero abusato della sua posizione dominante. Il ponte era in essere da 28 anni e se non ricordo male Lei stato fino al 2010 Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Vaglia, nessuno si era reso conto degli abusi sul territorio?, nemmeno un ufficio tecnico, al quale viene presentata una pratica edilizia, lasciata morire? Un'intera amministrazione (Preciso non era Lei Sindaco, ma il Pieri, ma Lei era comunque al loro servizio) transitata tutti gli anni su quel ponte abusivo per portare le corone dei fiori, con processioni e quanto annesso, per la commemorazione del 25 aprile e per commemorare l'eccidio degli abitanti di Morlione??? Vabb, poca cosa, se si pensa che nessuno si accorto che nella stessa Paterno si depositavano tonnellate di rifiuti tossici o si costruiva, con i

    rispondi a salviamocilapelleblog
    mar 21 giugno 2016 06:41
  • salviamocilapelleblog

    soldi di Cavet, una discarica a cielo aperto larga circa 10 metri, alta 2 circa e lunga 2,5 km, di rifiuti speciali di cava (inquinati da esplosivi ed olii minerali delle trivelle), per realizzare la fiammante Via di Paterno. Si caro Sindaco oggi ci state trattando davvero da Figli di un Dio Minore. Nel vostro cieco intento di perseguire questo "Grave abuso edilizio" che noi non abbiamo realizzato, non avete voluto attendere quei tempi che la Burocrazia richiede, tempi che esulano dalla nostra potest e che ci avrebbero consentito, una volta abbattuto il ponte, di poterlo ricostruire Oggi non potremo tornare a casa con i nostri mezzi. Se si verifica un'emergenza, siamo raggiungibili solo dal "Pegaso" abbattendo velocemente un paio di alberi.......... Alla faccia della Sicurezza e Salute Pubblica. Bravo, si senta orgoglioso. Louis Ward

    rispondi a salviamocilapelleblog
    mar 21 giugno 2016 06:41
  • Massimiliano Pastorini

    Eh si, e bravo il sindaco Leonardo Borchi che praticamente ci dice che per motivi di sicurezza il ponte non va demolito e poi ci intima di demolirlo e arrangiarci. Vorrei precisare anche che il guado risulta essere a ruota bagnata e per legge solo consentito "pro tempore" per ragioni di sicurezza.Mi domando a questo punto se il nostro caro sindaco prima di affermare che dobbiamo arrischiare la nostra vita in un guado pericoloso tutto l'anno anche con la piena si sia minimamente informato delle disposizioni in materia.Per come si comportato negli incontri con le famiglie di Morlione mi sembra che se ne sia lavato ben bene le mani a causa di problemi interni col suo responsabile dell'ufficio tecnico, stesso responsabile che proprio lui ha nominato e che poi stato indagato per la cava di Paterno .All'ultimo colloquio ha intimato di abbattere e che non ci avrebbe dato pi proroghe nonostante avessimo palesato la nostra difficolt nell'ovvi

    rispondi a Massimiliano Pastorini
    mar 21 giugno 2016 05:38
  • Massimiliano Pastorini

    are il problema.La ciliegina sulla torta di questa pessima amministrazione comunale? chi ci rimette soldi (abbiamo speso fin'ora quasi 10.00 euro ), tempo e forse anche la vita ?siamo noi cittadini di serie B snobbati completamente dalle istituzioni ed alla fine pure presi per i fondelli . E pensare che in campagna elettorale il Borchi si faceva fautore dei diritti dei cittadini.... ma lui a casa ci arriva tranquillo, alcuni cittadini che lo hanno votato invece devono arrancare sull'argine un fiume. Pastorini Massimiliano, Abitante di Morlione -Vaglia

    rispondi a Massimiliano Pastorini
    mar 21 giugno 2016 05:38
  • Shanna O'Manley Debora Vannini

    Caro sindaco quando si tratta di pubblica sicurezza dovrebbe occuparsene il comune, e non i privati cittadini. Inoltre il guado che verr ripristinato, se e come da vedersi vista la conformit del suolo, per legge non pu essere attraversato. Quindi il comune ci invita a commettere un reato.

    rispondi a Shanna O'Manley Debora Vannini
    mar 21 giugno 2016 05:22
  • ALDO GIOVANNINI

    foto aldo giovannini

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    mar 21 giugno 2016 05:04