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Morte di Berlusconi: il ricordo di Rodolfo Ridolfi e Davide Galeotti

Due esponenti di Forza Italia nel Mugello che ricordano la loro esperienza

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da sx: Ridolfi e Galeotti da sx: Ridolfi e Galeotti © OKM
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Rodolfo Ridolfi: Era il 3 dicembre 1993 il venerdì in cui conobbi Silvio Berlusconi a Villa San Martino ad Arcore. Eravamo stati invitati come possibili candidati del nuovo movimento che Silvio Berlusconi stava fondando per presentarlo alle elezioni politiche della primavera 2024. Ricordo che fra i tanti personaggi presenti e che conoscevo c'erano Alfredo Biondi Mimmo Contestabile e Bruno Lauzi. Berlusconi prima di chiederci di prenderci tutti per mano e ascoltare l'inno che aveva composto per la sua creatura politica ci raccontò che gli uomini della sua azienda ed i suoi famigliari erano contrari alla sua discesa in campo e profetizzò che il suo impegno politico per impedire l'avvento dei comunisti alla guida del Paese sarebbe stato oggetto di una persecuzione politica per Lui, per i suoi amici e per il suo movimento mai registrata nella storia italiana. 

Accettai di schierarmi con il partito di plastica come lo chiamavano i catto comunisti e fui candidato nel collegio senatoriale di Forlì- Faenza sotto il simbolo di Forza Italia-Lega a marzo del 1994. Sfiorai l'elezione e mi dedicai alla costruzione di Forza Italia in tutta la Provincia di Ravenna e in particolare a Faenza dove mi ero trasferito da Marradi dove ero stato Sindaco socialista insieme alla DC.A Faenza alle Comunali del 2004 Forza Italia ottenne ben 6 consiglieri. 
Ho incontrato Berlusconi moltissime volte e a partire dal 1995 sono diventato suo amico. Intervenni al Consiglio Nazionale di Forza Italia a Roma e Berlusconi al termine del mio discorso non solo si complimentò ma mi chiese cosa poteva fare per me ed io gli chiesi di scrivere la prefazione per il mio primo libro sulle cooperative e così fu.

Mi invitava spesso ad Arcore ed era di una semplicità e di una cordialità che non potrò mai dimenticare ricordo una vigilia di Natale mi ricevette in tuta e poncho parlammo a lungo della situazione in Emilia Romagna e accomiatandomi mi aiutò addirittura ad infilarmi il cappotto. Aveva anche pensato di candidarmi nel Mugello, al Senato contro Di Pietro, lo confidò a mia moglie Silva alla cena di Forza Italia a Campi Bisenzio nel 1997, poi accettò Giuliano Ferrara e così fui salvo. Durante le sue Presidenza del Consiglio a Palazzo Grazioli l'ho incontrato spesso e ho lavorato per lui ad alcuni dossier in particolare sulle cooperative. Ricordo che a Modena dal palco citò il mio lavoro sulle coop rosse e non vedendomi in sala esclamò al microfono dov'è Ridolfi? A Palazzo Chigi e a Montecitorio, quando ero il Segretario Politico di Renato Brunetta, non mancava mai di dedicarmi qualche attenzione. Dopo il Pdl mi schierai, fra i primi per il ritorno a Forza Italia e nel 2012 fondai il Movimento "Azzurri '94" Berlusconi Presidente una Associazione Culturale e Politica tutta incentrata sui valori berlusconiani del 1994. La scomparsa di Berlusconi mi addolora non soltanto perché l'Italia e l'Europa perdono uno straordinario protagonista un vero e proprio Padre della Patria, ma perché io e la mia famiglia perdiamo un amico caro da cui abbiamo imparato moltissimo in termini umani e politici e che ha segnato profondamente la nostra vita.

Davide Galeotti: L' Orgoglio di essere Berlusconiani
Trovare le parole adatte a vergare la nota che non avrei mai voluto scrivere è un'impresa resa difficile sia dal dolore e dall'incredulità per la morte del Presidente sia dall'eccezionalità della persona che è stato Silvio Berlusconi.
Per trovarle in queste ore ho voluto parlare uno ad uno con le donne e gli uomini che hanno contribuito alla nascita e alla crescita del gruppo di Forza Italia Borgo San Lorenzo, raccogliendo le loro emozioni e le loro riflessioni.
Profondamente commosso il ricordo di Fulvio Boni, che ha fondato la nostra sezione di Borgo San Lorenzo riuscendo a portare, da candidato Sindaco, per la prima volta il centrodestra borghigiano al ballottaggio nel 2009, interpretando al meglio lo spirito berlusconiano di buona politica fatta con moderazione , intelligenza e amore per la propria comunità, nel rispetto reciproco tra avversari.

Oltre al dolore, tutti mi hanno trasmesso con forza la FIEREZZA e l' ORGOGLIO di aver contribuito, nel nostro piccolo, alla battaglia politica del Presidente e del Partito da lui fondato. Molto è stato detto su Silvio Berlusconi e molto ancora verrà scritto e detto negli anni a venire, ma la grandezza del Presidente è stata proprio nella convinzione che ci ha saputo trasmettere sulla sua battaglia per un' Italia migliore, più libera, più dinamica, con più benessere, con il ruolo che le spetta nel panorama internazionale. Molto è stato realizzato di quel progetto durante gli anni dei suoi governi, molto resta da realizzare.
Tante volte, soprattutto negli ultimi tempi di difficoltà portata dalla pandemia e dalla guerra, ci siamo trovati a pensare come avremmo potuto essere più forti, più in grado di superare meglio i problemi e di neutralizzare le minacce alla nostra serenità e al nostro benessere, se le idee e le proposte di Silvio Berlusconi fossero state interamente realizzate.
Avremmo avuto un'Italia più sicura e più resistente sul piano energetico, più capace di aiutare la popolazione durante la pandemia, dei cittadini e delle imprese più in grado di resistere alle crisi economiche determinate dalla guerra e da alcuni fallimenti della globalizzazione, se le idee di Silvio Berlusconi non fossero state avversate con tanta veemenza populista, con la violenza giudiziaria e con campagne stampa di cui oggi, a rileggerle, è evidentissimo il FALLIMENTO STORICO.
È dalla consapevolezza della giustezza del sogno Berlusconiano di un' Italia migliore, più forte, più prospera e più libera, consapevolezza certificata dalla storia recente, che nascono la fierezza e l' orgoglio di essere stati ed essere Berlusconiani.
Nel mio piccolo, oltre a questa consapevolezza, mi rimane anche l' ORGOGLIO di aver avuto l'ONORE di poter mettere il mio nome insieme a quello del Presidente Silvio Berlusconi nel simbolo di Forza Italia che ho presentato da candidato Sindaco nella difficilissima battaglia delle elezioni comunali del 2019.

Sarò sempre fiero di aver avuto quell'opportunità e quell' onore, di aver potuto contribuire all' impegno e alla battaglia degli uomini e delle donne che con me, e prima di me, si sono raccolti sotto il simbolo del Partito del Presidente Berlusconi a Borgo San Lorenzo. Come i miei colleghi e amici di Forza Italia Borgo San Lorenzo, sono e sarò sempre fiero di essere stato e di essere un Berlusconiano.
Ciao Silvio, arrivederci Presidente.
Grazie di esserci stato.

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