C’è una bellezza intrinseca nei giovani protagonisti dello sport, una magia che sembra incarnare il futuro e al tempo stesso la voglia di lasciare un’impronta indelebile nel presente. La finale di Coppa Italia Toscana di Eccellenza tra Sestese e Massese, giocata mercoledì 22, è stata un esempio cristallino di questa tensione tra sogno e realtà. Il protagonista assoluto? Alessandro Cirillo, un ragazzo classe 2002 che ha trasformato la notte in un palcoscenico per il proprio talento.
Un cuore di Scarperia e piedi che parlano il linguaggio del calcio
Nato e cresciuto nella suggestiva Scarperia, Alessandro Cirillo non è solo un calciatore, ma un esempio di resilienza e ambizione per chi lo osserva. Ex giocatore del Luco, oggi veste la maglia della Sestese con un’energia che sembra prendere forza da ogni passo fatto sul campo. Cirillo è un centrocampista moderno, capace di unire visione di gioco e sacrificio, un “giocatore totale” come si direbbe oggi. È il classico regista che non si limita a distribuire palloni, ma guida la squadra con una calma che contrasta con la sua giovane età.
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