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Mugello ospita il "Festival Foglia Tonda". Arte e ambiente per affrontare la crisi climatica

Il festival è sostenuto dal Comune di Borgo San Lorenzo, e quest’anno è realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana di...

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Un momento dell'evento Un momento dell'evento © Foglia Tonda
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Borgo San Lorenzo (Firenze), 4 luglio - È tutto pronto per la settima edizione del festival Foglia Tonda: appuntamento sull’Appennino tosco-romagnolo nel Mugello, a Casaglia e Razzuolo, frazioni del Comune di Borgo San Lorenzo (Firenze), sabato 13 e domenica 14 luglio. Qui ci saranno incontri, laboratori d’arte e musica, spettacoli di teatro e passeggiate, tutto ad accesso gratuito: tra gli ospiti lo scrittore Paolo Pecere e il teatro di Archivio Zeta. Tema di questa edizione sarà la crisi climatica sugli Appennini, proverbiale luogo di fuga dalle città o villeggiatura, che rischia invece di subire danni permanenti ai propri territori e versanti, alla ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura.

Il festival è sostenuto dal Comune di Borgo San Lorenzo, e quest’anno è realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e di PuntoSud, nell'ambito del progetto Zero in Condotta. Dal 2018, l’organizzazione di volontariato Foglia Tonda si pone l’obiettivo quello di riportare l’attenzione sul presidio delle valli e delle montagne del Mugello e porta nei paesi toscani il festival, come un rito collettivo di adozione di un territorio in cui la comunità provvisoria, composta da abitanti, ospiti e visitatori, si ritrovi capace di quotidiani atti di resistenza.

Quest’anno il Festival Foglia Tonda è dedicato a come le comunità, gli ecosistemi e la crisi climatica si intrecciano nei territori appenninici. “Le piogge torrenziali dell’anno scorso hanno reso evidente il dissesto idrogeologico dei versanti e, per contro, l’assenza di neve e l’aridità estiva minano la stabilità delle falde acquifere e degli ecosistemi agricoli e forestali”, ha dichiarato Andrea Barzagli, presidente dell’Associazione,lontano dai riflettori, i territori montani rischiano ancora una volta di essere quelli che pagheranno il prezzo maggiore della crisi climatica”.

Dietro alla narrazione della migrazione climatica verso le terre alte, si nasconde un non detto, una semplificazione, una spinta che rischia di innescare meccanismi estrattivi e gentrificanti, lasciando indietro le comunità e la tutela del territorio” ha aggiunto Chiara Manfriani, vice-presidente di Foglia Tonda, “affinché gli Appennini siano laboratorio di sperimentazione di nuovi modelli socio-economici in grado di rispondere alle sfide della crisi climatica, è necessario abitare la complessità, farsi portatori di un messaggio che tenga insieme la montagna e la valle, l’essere umano e la natura, lo sviluppo e la giustizia sociale”.

Le due giornate di festival si divideranno tra i paesi di Casaglia (sabato 13 luglio) e Razzuolo (domenica 14): ci sarà la possibilità di pernottare in tenda e spostarsi insieme tra i paesi. In entrambe le giornate sono in programma dei momenti di approfondimento, i talk dal titolo “Un’ora per acclimatarsi”, in collaborazione con L'Altramontagna, per dialogare su come la montagna si stia trasformando da un punto di vista sociale e ambientale, con chi la montagna la vive, la studia, ci lavora o la narra, in un percorso di conoscenza sui temi più centrali nel discorso delle aree interne e delle terre alte.

Sabato 13 luglio (ore 18.30) nel talk "La crisi climatica in Appennino" si parlerà delle prospettive per le aree appenniniche attraverso la lente delle disuguaglianze climatiche, ospiti Paola Imperatore (Università di Pisa) e Agnese Palazzi (Una strada per Nuvoleto) con Giovanni Teneggi (Confcooperative), su come le politiche possono supportare le comunità. Domenica 14 (ore 15), invece, nel talk “Il non-umano nella crisi climatica” si approfondirà dell’equilibrio degli ecosistemi, insieme alla ricercatrice Francesca Roseo (che collabora con il MUSE di Trento), lo scrittore Paolo Pecere, autore del libro di successo "Il senso della natura. Sette sentieri per la terra" (Sellerio), e con il professore di scienze naturali Giuliano Fanelli (Sapienza Università di Roma), ridimensionando la nostra visione antropocentrica, per esplorare a fondo la fauna, la flora, gli elementi e i fenomeni naturali che interagiscono tra loro.

Filo rosso che lega territori, persone e riflessione è sempre l’arte, nelle sue forme. Nella prima giornata di festival, sabato 13 luglio, alle 21.30 sarà il momento dell’anteprima dello spettacolo teatrale “Scalare la montagna incantata”, ispirato dal romanzo di Thomas Mann, a cura di Archivio Zeta, diretta da Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, autori e produttori indipendenti di lavoro culturale, che hanno studiato e lavorato con Luca Ronconi, Marisa Fabbri, Danièle Huillet, Jean-Marie Straub, Paolo Benvenuti. Sarà una lettura scenica, anche comica e surreale, a cui stanno lavorando da tre anni, insieme agli attori e musicisti della compagnia, per condurre il pubblico alla scoperta (o riscoperta) di uno dei più grandi capolavori del ‘900, appunto La montagna incantata di Thomas Mann del 1924.

La rassegna si aprirà nel paese di Casaglia sabato con i laboratori per adulti e bambini, dalle 16: con “Dentro la geografia”, laboratorio di scrittura narrativa a cura di Carolina Cappelli e Irene Cecchini; la passeggiata con riconoscimento di erbe spontanee a cura di Gianni Gasparrini; il laboratorio di ceramica a cura del gruppo KonCreta di Kontatto; e “Semi in viaggio”, attività, giochi e laboratori sui semi e la biodiversità a cura di JamLab per i più piccoli. In serata, dopo il teatro, dalle 23 in poi musica e dj set sotto le stelle. Domenica 14 Luglio, la mattinata inizia alle 9.30 con il Risveglio mattutino, a cura della naturopata Eleonora Giovannini e Edoardo Maurri (Scuola di Pa-kua), con pratiche di meditazione e movimento. Dalle 10.30 ripartono i laboratori, a cui si aggiungono il “drum circle” a cura di Michele Andriola, e “Fare attivismo climatico in montagna”, laboratorio realizzato da Nicolò di Bernardo, Irene Ieri e Stefano Malevolti. Dopo il pranzo e i talk, il momento conclusivo della rassegna è dedicato alle “Narrazioni Camminanti”, la passeggiata nel sentiero Foglia Tonda, riaperto dal 2018 grazie all’associazione, che lo cura e mantiene aperto, nei dintorni del paese con lo spettacolo “Lirica del Paesaggio” di Serena Gatti e Raffaele Natale. Durante le due giornate sarà esposta la mostra “Acqua e Fango”, con le foto di Michele Lapini, sull'alluvione 2023 in Emilia-Romagna.

Il Festival Foglia Tonda è inoltre reso possibile grazie al supporto di alcune realtà locali, come Temera, Agriambiente, Assiboni e la Sezione Soci Coop di Borgo San Lorenzo.

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