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In Mugello un unico 'mega evento' legato allo sport? La riflessione di Leonardo Romagnoli

Per ora l'Unione dei Comuni ha affidato alla Vivi Lo Sport uno studio di fattibilità. Ma Romagnoli solleva alcune perplessità

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Un interessante intervento di Leonardo Romagnoli (Borgo in Comune e Mugello in Comune): L'Unione dei Comuni del Mugello all'inizio di marzo ha commissionato uno studio di fattibilità per la realizzazione di una manifestazione turistico sportiva nel territorio.

Lo studio è stato affidato alla VIVI LOSPORT del comune di Borgo san Lorenzo senza nessuna evidenza pubblica considerato che si tratta di un appalto inferiore ai 40 mila euro.

In realtà l'idea di questa manifestazione turistico sportiva sembra nata dalla Vivi Lo Sport e poi adottata dall'Unione che ha quindi assegnato lo studio al proponente per il costo di circa 20 mila euro.

Secondo quanto riportato nella determina del dirigente la necessità di una tale iniziativa nasce  dalla considerazione “che il Mugello negli ultimi anni rappresenta sempre più una meta  turistica per tanti sportivi, considerate le amenità ambientali”, ritenendo “opportuno realizzare iniziative diverse e utili alla valorizzazione e promozione del territorio risaltando le particolari caratteristiche di rilevanza naturalistica , storica, culturale e anche sportiva “.

Insomma il turismo sportivo e open air è una priorità assoluta nei piani dell'Unione dei comuni del Mugello con la volontà “di coinvolgere le tante realtà sportive del territorio” in una manifestazione che abbia però una “vocazione innanzitutto turistica capace di sviluppare il turismo regionale ed extraregionale”.

Sembra abbastanza curioso che uno studio di fattibilità in ambito turistico sia affidato senza gara ad una Società Sportiva Dilettantistica di totale proprietà di un comune che fa parte dell'Unione senza neppure una parvenza di un avviso pubblico.

“Rispetto ad eventi già presenti sul territorio – scrive la Vivi LoSport nella presentazione-  la novità è rappresentata dalla filosofia della manifestazione che passa da evento locale di promozione sportiva ad un evento regionale con ambizioni di interesse nazionale di promozione del territorio. Dichiarate le finalità il focus della manifestazione cambia di conseguenza portando l’attenzione sull’intero territorio del Mugello e non più sul singolo Comune. Attraverso questa manifestazione, che negli anni potrà anche essere itinerante all’interno dei comuni che fanno parte del territorio, sarà più semplice valorizzare un brand unico territoriale. Sotto un unico brand dovranno ritrovarsi e concorrere al suo successo tutte le realtà territoriali facenti parte del Mugello, sviluppando in quel contesto attività, sportive, di intrattenimento, culturali ed economiche che possano in sinergia fra di loro partecipare al richiamo sul territorio di turisti dalla Toscana e anche dalle regioni più vicine.”

In pratica tutte le manifestazioni che sono state organizzate in questi anni nei vari comuni del territorio cessano di esistere e verranno sostituite da un mega evento che potrà essere (ma non è detto) itinerante.

Lo studio dovrà quindi realizzare una mappatura delle realtà sportive e associazionistiche presenti nel territorio valutando anche la loro “disponibilità e la capacità di pianificare, organizzare e/o gestire, all’interno della manifestazione o sul proprio territorio ma sempre comunque sotto la stessa egida, tornei o gare (nuoto, handball, mountain-bike, windsurf, calcio, ecc.) che rispondano alle esigenze del maggior numero possibile di sportivi a livello locale e regionale.”

Dovrà essere fatta una ricognizione degli impianti sportivi e delle location dove realizzare di eventi da programmare. Non mancheranno “incontri significativi sul tema sport con la presenza di figure rilevanti sia verso gli addetti ai lavori (organizzazione di masterclass) che al pubblico (talkshow), si realizzerà un’attività di casting verso influencers, nel campo della comunicazione sportiva e delle varie discipline sportive. L’attività sarà portata avanti dalla società attraverso i propri contatti e le proprie conoscenze, mettendo in relazione l’interesse per il personaggio rispetto alla platea immaginata con il costo del cachet e/o dell’ospitalità.” Non di solo sport possono però vivere questa manifestazioni e quindi non dovranno mancare grandi artisti per gli eventi serali.

Grande rilievo dovrà avere anche la parte commerciale con appositi spazi  con “allestimento adeguato e coerente con l’immagine coordinata del festival”.

Qualcuno a questo punto si chiederà : ma in questo festival non si mangia? Eccovi serviti:

“Partendo dalla convinzione che ultimamente si sta diffondendo una vera e propria cultura dei prodotti agricoli a chilometro zero legati a una scelta di vita più consapevole, lo studio dell’area food passerà attraverso l’analisi delle risorse locali, dei prodotti tipici e nell’armonizzazione con i criteri di riciclo e ecosostenibilità secondo le nuove tendenze del settore. Pur coinvolgendo artigiani locali, contattati nel periodo, verranno proposti protocolli di qualità atti ad una qualificazione del festival secondo i protocolli vigenti in materia di ristorazione sostenibile. Ad un’attività di ristorazione tradizionale vorremmo abbinare alcune attività di tipo “streetfood” per ampliare l’offerta gastronomica ma cercando di privilegiare realtà quanto più possibile compatibili con i prodotti del territorio o che propongano una visione del cibo vicina alle esigenze dello sportivo e al benessere fisico. “ Quindi niente hamburger , birra e cocktail?

Una volta raccolti tutti questi dati verrà fatta un'analisi Swot ( quella che dovrebbe far emergere positività e negatività) per la realizzazione di un progetto che sembra comunque già approvato.

Oggi le manifestazioni che vengono svolte, che hanno sicuramente bisogno di essere coordinate e riorganizzate, costano poco o niente alle amministrazioni comunali mentre in questo caso è molto probabile che richiedano un investimento iniziale molto alto per le sole infrastrutture, per l'organizzazione e il personale richiesto. Non credo si vada molto lontano dal vero indicando in circa 200mila euro il costo del progetto che ovviamente qualcuno dovrà gestire. Vivi LoSport?

Leonardo Romagnoli 22.3.21

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