E' tutto il giorno (lunedì 8 giugno) che, a livello di indiscrezioni, la notizia si rincorre tra le persone più informate sulla vicenda Forteto: E' morto Luigi Goffredi, da sempre definito come il braccio destro di Rodolfo Fiesoli.
Goffredi stava male da tempo, colpito da un ictus. Nel mese di maggio era transitato anche dal Pronto Soccorso dell'ospedale di Borgo San Lorenzo, poi trasferito a Careggi e anche da lì poi dimesso (probabilmente in favore di un centro di riabilitazione).
Secondo quanto ricostruito dalla redazione di OK!Mugello, Goffredi sarebbe morto nella giornata di ieri. E oggi, senza funerale, sarebbe stato chiuso nella cassa in vista della cremazione che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo in questi casi) tenersi domani (martedì 9 giugno).
Goffredi, da sempre definito il braccio destro di Fiesoli, aveva fondato insieme a lui la comunità, prima nel 1977 a Farneto, poi trasferitasi a Barberino di Mugello e poi a Vicchio. Da lì ha preso il via una lunga storia che purtroppo tutti conoscono: dal primo arresto del 1978 per abusi sessuali e atti osceni, finito con la condanna del 1985. Notissima la vicenda che vide, a soli sei mesi dall'arresto, il giudice Meucci (convinto che si trattasse solo di un complotto politico) affidare bambini down a Goffredi e a Fiesoli.
Goffredi, che è stato più volte definito l'ideologo del gruppo, riuscì anche ad avere due bambini in adozione nonostante la condanna ricevuta. Il resto, dalla condanna della Corte Europea all'ultimo processo, è storia purtroppo nota.
Negli anni del Forteto Goffredi, che fu anche condannato (poi graziato) per aver millantato una laurea inesistente in psicologia, dette alle stampe diversi libri. Tra i quali 'Sam, Maria, il giardino delle verità', sui bambini down che vennero affidati al Forteto.
Poi atti, convegni, studi. Un corto circuito