Comune Vicchio © Sito internet
Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Vicchio ha dato il via alla Multiutility. Questa la nota arrivata in redazione e a seguire il dibattito che se è generato:
La costituzione della Multiutility Toscana è all'ordine del giorno di numerosi consigli comunali. A Vicchio il tema è stato al centro del Consiglio comunale aperto tenutosi ieri pomeriggio. Al termine è stata approvata la delibera che dà l'ok all'operazione.
“La decisione che quasi 70 comuni sono chiamati a prendere interesserà moltissimi cittadini. A Vicchio abbiamo dato un'occasione di partecipazione, di discussione e confronto”, afferma il sindaco Filippo Carlà Campa. Che aggiunge: “Si tratta di una operazione complessa, ma strategica e positiva, se in particolar modo darà servizi a tutti e sarà a vantaggio dei cittadini. Si riconosce che la costituzione della Multiutility Toscana sia indirizzata a migliorare la qualità dei servizi pubblici, realizzare interventi sul territorio, contenere costi e agire sulla riduzione delle tariffe. Le aspettative sono notevoli e riguardo a questo, il Comune di Vicchio ritiene necessario che la nuova realtà debba garantire pari servizi di acqua, energia, gas, rifiuti ai cittadini del nostro comune come di ogni altro comune in essa rappresentato. Abbiamo esplicato questa nostra posizione e le tutele anche nel confronto in Consiglio comunale”, conclude.
Esprime soddisfazione per il voto del Consiglio comunale l'assessore alle Partecipate Franco Vichi: "È il momento di 'unire', di affermare e garantire a tutti i cittadini tariffe sostenibili, servizi efficienti e investimenti nel territorio. Questa per noi è la Multiutility. Dal 'piccolo è bello' del secolo precedente, adesso è l’ora di mettere insieme le forze in campo nei settori dell’energia, dei rifiuti e dell’acqua. Un processo di aggregazione di servizi e di territori che rafforzeranno i nostri localismi e il sistema Toscana".
Per le opposizioni la nota di Officina 19 sulla questione Multiutility:
Nel consiglio comunale aperto di ieri sera era in votazione un solo argomento, la proposta di adesione del nostro comune al nuovo progetto della Multiutility Toscana, un colosso industriale che dovrà gestire l'erogazione di servizi fondamentali come acqua, rifiuti, luce e gas. Si parla quindi di ambiente e energia.
La questione ha generato accesi dibattiti negli ultimi tempi anche sulla modalità di presentazione del tutto, vissuta da addetti ai lavori (e non) come una volontà già decisa altrove e calata dall'alto nei consigli comunali per essere meramente ratificata.
Durante il dibattito in aula i consiglieri di Officina 19 e M5S hanno motivato la loro contrarietà, così come hanno fatto anche due cittadini intervenuti.
Purtroppo da parte dell'amministrazione (per la quale hanno parlato solo il sindaco e l'assessore Vichi) e della maggioranza in consiglio ( per voce del solo capogruppo Tagliaferri) non sono arrivati segnali di discontinuità con l'impostazione già decisa altrove e la delibera è stata votata dal Centrosinistra (tranne l'astenuto consigliere Gasparrini) solo dopo aver inserito un tenue emendamento che rimanda il loro giudizio sulla "eventuale" quotazione in borsa della Multiutility.
Una soluzione di facciata che non frena l'avvio della mastodontica operazione speculatrice sull'erogazione di servizi e certamente non incide sui rischi concreti di peggioramento dei servizi e aumento dei costi, come purtroppo abbiamo già visto con gli aumenti della TARI per i rifiuti a dispetto del maggior impegno profuso dai cittadini nel corretto conferimento dei materiali.
I comuni più grandi capofila dell'operazione, hanno ancora una volta avuto la meglio sui comuni come il nostro che hanno votato favorevolmente (a parte alcune coraggiose eccezioni) sulla base di promesse d'investimenti che sembrano solo lontane chimere nel sistema economico-industriale che è stato ordito, dove il profitto per i soci è la vera stella polare e dovrà essere perseguito ad ogni costo, sia tariffario per noi utenti che lavorativo per i dipendenti della nuova holding, per i quali rimane del tutto sconosciuta la forma contrattuale con la quale saranno assunti.
Tempi bui si prospettano per i diritti fondamentali nella democratica Toscana ..."


