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Nuove pietre d’inciampo per le vittime del nazifascismo

La prima installazione in piazza d'Indipendenza.

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L'apposizione delle pietre d'inciampo L'apposizione delle pietre d'inciampo © ufficio stampa
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I nomi di ventotto martiri fiorentini del nazifascismo saranno, da oggi, incisi nella memoria cittadina con l’apposizione delle “pietre d’inciampo” dell’artista tedesco Gunter Demnig.
Ieri la prima installazione in piazza d'Indipendenza 5 con una posa in ricordo di Bruno Cagli.
Erano presenti l'assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, l'assessora regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini, l'artista Demnig e il presidente della Comunità Ebraica di Firenze Enrico Fink. 

Ogni piccolo blocco di pietra quadrato è ricoperto d'ottone e ricorda nome, anno di nascita, giorno e luogo della morte di ciascun deportato.
Sempre ieri si è proseguito in viale Lavagnini 41 per Vittoria Alatri, in via Leone X 4 per Riccardo, Enrico e Margherita Dalla Volta (Riccardo Dalla Volta, fu docente universitario e direttore del "Cesare Alfieri" che contribuì a trasformare in facoltà universitaria e, dal 1918 al 1927, presidente dell'Accademia dei Georgofili).

Poi  l'apposizione in via dei Pilastri 54 per Galileo Bacelli, in via Palazzolo 25 in ricordo di Irma e Affortunata Servi e in via Romana 67 per Oscar Cipriani.

Iinstallazioni: oggi in via delle Panche 142 per Goffredo, Leone, Giuseppe, Jenny e Liliana Passigli, in via Fiume 17 per Giulio Cesare Forti, in via Fossombroni 2 per Cesare Forti, in via di Capodimondo 8 per Dillio Cinelli, in via Degli Artisti 41 per Daria Mondolfi e, infine in via Benedetto Da Maiano 7 in ricordo di Alessandro e Violetta Valobra e Giulia Giuditta Colombo.

Domani venerdì 13 gennaio saranno apposte altre 7 pietre d'inciampo: in via di Ripoli 124 per Cesare Mori, in via Aretina 133 per Bruno Corsi,  in via Giambattista Vico 11 per Ione e Zaira Coen e in via Fabbroni 26 per Giuseppe e Ugo Ferro e Albertina Cassuto.

"Le Pietre d'inciampo sono piccoli monumenti - ha sottolineato l'assessora Giuliani - un patrimonio di memoria collettiva e condivisa, per ricordare alcune delle pagine più buie della nostra storia. E per restituire nome, luogo e dignità a ciascuno delle migliaia di uomini e donne della nostra città scomparsi nei lager.".

A Firenze le prime undici apposizioni sono state effettuate il 9 gennaio 2020 cui si sono aggiunte le 13 collocate il 23 gennaio dello stesso anno, le 24 del maggio 2021 e le 25 collocate il 18 e 20 gennaio 2022.

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