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“Occhi di bambina” di Marco Vichi: la presentazione a Impruneta tra emozioni e riflessioni sull’infanzia

Occhi di bambina è più di un semplice racconto: è un romanzo di formazione, che esplora il territorio fragile e potentissimo...

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Marco Vichi Marco Vichi © nn
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Cosa significa guardare il mondo con gli occhi di una bambina di sette anni, quando la vita ti chiede già di scegliere? A rispondere, in forma narrativa e profondamente umana, è Marco Vichi con il suo nuovo romanzo Occhi di bambina, edito da Guanda, che sarà presentato martedì 27 maggio alle ore 18:30 presso il Loggiato del Pellegrino, in Piazza Buondelmonti 21 a Impruneta. L’incontro, organizzato dalla Libreria Liberocaos con il patrocinio del Comune di Impruneta, vedrà l’autore dialogare con Sabrina Fioravanti in un evento gratuito e aperto al pubblico, che si preannuncia intenso e coinvolgente.

Un romanzo che scava nella profondità dell’infanzia

Occhi di bambina è più di un semplice racconto: è un romanzo di formazione, che esplora il territorio fragile e potentissimo dell’infanzia. La protagonista, Arianna, è una bambina di sette anni che vive nel 1985, un’epoca ancora segnata da relazioni familiari tradizionali ma già attraversata da profonde trasformazioni sociali. Arianna si trova a vivere con i nonni, immersa in un mondo protetto, tenero, fatto di abitudini rassicuranti e affetto silenzioso. Ma il cuore della bambina è abitato da un’assenza profonda: quella della madre.

Arianna è messa davanti a una scelta difficile e prematura: continuare a vivere con i nonni o tornare dalla madre, la figura genitoriale che tanto le manca ma con cui la vita non è mai stata semplice. Un bivio che impone domande adulte a una mente e un cuore ancora in costruzione.

Con la sua scrittura elegante e precisa, Marco Vichi riesce a restituire uno sguardo autentico e non filtrato, capace di trasportare il lettore nei pensieri, nei silenzi e nelle emozioni di una bambina che affronta un momento decisivo della sua vita.

Marco Vichi: lo scrittore che dà voce all’anima dei suoi personaggi

Conosciuto al grande pubblico per la serie dedicata al commissario Bordelli, Marco Vichi ha da tempo dimostrato di saper muoversi con disinvoltura tra i generi, passando dal noir alla narrativa pura, sempre con una sensibilità profonda per le storie intime, personali, emotive. Con Occhi di bambina, l’autore fiorentino affronta una delle sfide narrative più complesse: raccontare la realtà con gli occhi di una bambina.

Il risultato è un testo che riesce a essere profondo senza mai indulgere nel sentimentalismo, delicato ma capace di colpire dritto al cuore. “I bambini vedono tutto – ha dichiarato Vichi in una recente intervista – e molto spesso capiscono più di quanto noi adulti immaginiamo. Solo che non hanno ancora le parole per dirlo”.

Un evento tra letteratura e confronto, al Loggiato del Pellegrino

La cornice scelta per l’incontro – il Loggiato del Pellegrino – offre uno scenario ideale per questa presentazione: un luogo carico di storia e fascino, capace di accogliere lettori, curiosi e appassionati in un clima intimo e aperto al dialogo. Sabrina Fioravanti accompagnerà Marco Vichi in una conversazione che toccherà i temi chiave del romanzo, offrendo spunti di riflessione non solo letteraria, ma anche personale.

Un’occasione preziosa per scoprire il dietro le quinte della scrittura, approfondire il processo creativo dell’autore e immergersi nei sentimenti e nelle atmosfere che animano il libro.

Come partecipare all’evento e prenotare una copia autografata

La partecipazione alla serata è gratuita e a ingresso libero, ma per riservare il proprio posto o per prenotare una copia autografata del libro, è possibile contattare direttamente la Libreria Liberocaos ai seguenti riferimenti:

Un’ottima occasione anche per chi desidera avvicinarsi per la prima volta alla scrittura di Marco Vichi, o per chi vuole conoscere un lato meno conosciuto e più intimo del suo stile narrativo.

Occhi di bambina: un libro per tutti, soprattutto per chi non ha dimenticato l’infanzia

Occhi di bambina è un romanzo capace di parlare a tutti, non solo ai lettori abituali di Vichi. È una lettura che interroga, commuove, fa riflettere. Un libro che restituisce dignità e centralità all’infanzia, spesso trascurata o semplificata nella narrativa contemporanea. E lo fa senza retorica, ma con il passo sincero della verità narrativa.

Come scrisse Natalia Ginzburg, “Le parole dei bambini sono misteriose come i sogni e più vere delle nostre”. In quelle parole, Occhi di bambina trova la sua essenza: un romanzo che non vuole insegnare, ma mostrare, con lucidità e amore, la complessità del crescere.

 

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