La Faentina unisce non solo Toscana ed Emilia Romagna, ma anche le due città metropolitane di Bologna e Firenze. Quello che sta succedendo in questi giorni con la (non) riapertura del tratto Marradi Faenza, con le persone che non hanno idea fino all'ultimo se ci sarà un treni o un bus sostitutivo per arrivare a scuola o a lavoro, è l'ultimo episodio di una serie di criticità che nessun tavolo o cabina di confronto ad oggi è servito a risolvere. Il potenziamento della linea Faentina deve essere il progetto prioritario che unisce le aree interne di Toscana e Emilia Romagna. Stiamo lavorando per organizzare un evento a febbraio, un nuovo Faentina Day (il primo si tenne nel 2011, c'era aria di chiusura della linea, e fu una bella occasione di rilancio, altro momento nel 2012 a Marradi con l'evento "Faentina Fuori dal Tunnel").
Questa volta, il Faentina day può essere occasione per un salto di qualità necessario, con un occhio al servizio non dignitoso di oggi, ma anche con lo sguardo alla grande opportunità che questo collegamento rappresenta.
Con alcune proposte già sul tavolo da tempo, che hanno bisogno di un impegno delle due Regioni, delle città metropolitane di Firenze e Bologna e i due capoluoghi di Provincia Firenze e Ravenna, coinvolgendo anche il commissario Figliuolo:
Il primo punto, fondamentale ovviamente, è la piena riapertura di tutta la tratta con la sistemazione e la messa in sicurezza, dopo gli eventi alluvionali di Maggio, della tratta nel più breve tempo possibile dando indicazioni chiare e precise su tempi e esecutori.
Intensificare le corse tra Firenze e Faenza, con l’inserimento di corse in orario pendolare e in orario serale, un vero e proprio nuovo Memorario in linea con i bisogni di oggi, visto che l'attuale memorario risale al 2007 e che il collegamento tra Firenze e Faenza termina alle 19.40
Modificare il contratto di servizio con Trenitalia e prevedere il finanziamento delle corse aggiuntive attraverso l'applicazione delle penali, che finalmente sono state applicate dalla Regione
Completare rapidamente le fasi di progettazione degli interventi previsto nel Protocollo di Intesa siglato nel 2017, consentendo potenzialmente di migliorare la puntualità, efficienza ed affidabilità della linea per gli utenti, oltre alla riqualificazione anche tecnologica delle stazioni, e trovare un finanziamento dedicato sulle aree interne per il potenziamento del servizio.
Completare l'arrivo dei treni Blues destinati a questa linea, con la nuova tecnologia più funzionale e sostenibile anche dal punto di vista ambientale. Ne dovevano già essere messi in servizio diversi, ma tutto tace.
Questi punti farebbero fare un salto di qualità presente e futuro alla linea.
I sindaci hanno bisogno di una mano da parte di tutti: pendolari, associazioni di categoria, enti locali, a chiunque stia a cuore il futuro della Faentina.
Per questo proporremo ai colleghi sindaci attraversati dalla Faentina, ai Presidenti di Toscana e Emilia Romagna, e ai sindaci metropolitani di Firenze e Bologna, una iniziativa che tenga insieme tutto il territorio, un Faentina Day per il presente e il futuro, sperando di trovare tanti compagni di viaggio.
Paolo Omoboni
Tommaso Triberti