Scrive il sindaco Paolo Omoboni:
Ieri un utile confronto tra i medici della nostro ospedale e i medici di famiglia (ringrazio la dott.ssa Claudia Capanni per l'organizzazione e l'invito).
Esco dall'incontro con quattro considerazioni:
Nel nostro ospedale facciamo cose meravigliose grazie alle reti di relazioni e alla passione di chi ci lavora. Attività e servizi che dobbiamo far conoscere a tutti, per capire che non siamo un ospedale marginale, con un potenziale enorme.
Serve un legame stretto tra medici di famiglia ospedale e territorio, perché possiamo risolvere tante piccole criticità e dare un servizio migliore alle persone, nonostante le carenze generali.
C'è un dato che mi ha colpito: al pronto soccorso di Borgo San Lorenzo la metà dei quasi 18.000 casi che si presentati nel 2021sono livelli 4 e 5 (codici bianchi e verdi). Su questo dobbiamo lavorare e informare."le nozze coi fichi secchi" non si possono fare in eterno.
Senza un numero di personale adeguato, sia in ospedale che su medici e pediatri di famiglia, il rischio è quello di perdere il livello di servizi che oggi Mugello, garantisce e avere liste di attesa insostenibili.
Qalche esempio: al Pronto Soccorso mancano 3 medici rispetto alla pianta organica, 4 i cardiologi che stiamo aspettando.
E siccome il problema è oggettivamente nazionale, mi chiedo: che senso ha nel 2022 tenere le facoltà di medicina a numero chiuso?Investimenti, ci sono nel breve periodo due interventi necessari: ristrutturazione della terapia intensiva, e adeguamento del pronto soccorso con creazione della subintensiva.
Eancora:
Sul progetto "nuovo" ospedale ribadisco che siamo in zona sismica elevata, c'è un progetto esecutivo, ci sono 36 milioni, ne mancano 8,5 per rincaro delle materie prime: sono necessarie delle scelte, da Regione e ASL ci aspettiamo risposte in tempi brevi, perché il Mugello ha aspettato abbastanza.