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Ottobre. Al via in Toscana la campagna di vaccinazione antinfluenzale e covid-19

L'Assessore Bezzini: "Grazie alla vaccinazione riusciamo a tutelare la salute delle persone più a rischio e il nostro sistema sanitario"

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vaccino, covid-19 vaccino, covid-19 © Foto di Spencer Davis da Pixabay
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Partirà domani, Martedì 1° ottobre, la campagna di vaccinazione antinfluenzale e contro il Covid-19. Inizieranno gli ospiti delle RSA che beneficeranno dei vaccini gratuiti dal personale delle Asl e dai medici di medicina generale.

Per vaccinarsi in un centro delle Asl ci si potrà prenotare online sul portale regionale. Chi ha più di sessant'anni potrà prenotarsi anche in una delle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna.

A partire da Lunedì 7 ottobre ci si potrà vaccinare, invece, presso l'ambulatorio del proprio medico di famiglia o del proprio pediatra di libera scelta, sempre senza spese. Le vaccinazioni saranno rivolte a tutti gli assistiti di almeno 60 anni ai soggetti con elevata fragilità di ogni età, alle donne in gravidanza, a chi si prende cura delle persone fragili (i cosiddetti 'care giver'), gli operatori sanitari e sociosanitari, gli studenti di medicina e delle professioni sanitaria che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione.

Con ottobre in Toscana parte la campagna di vaccinazione congiunta antinfluenzale e contro il Covid-19. – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini - E’ proprio grazie alla vaccinazione che riusciamo a tutelare la salute delle persone più a rischio e, insieme a loro, anche il nostro sistema sanitario che, durante i picchi influenzali, è sottoposto a una forte pressione sui pronto soccorso. Un grazie ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, il cui contributo è fondamentale per raggiungere questo obiettivo”. La scelta a chi offrire il vaccino gratuitamente è stata fatta con l'obiettivo di prevenire mortalità, ospedalizzazioni e formi gravi di malattia nelle persone più esposte, oltre a proteggere chi lavora per il sistema sanitario pubblico  e la donne in attesa di un bimbo.E

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