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Il Pago. Ultimo tentativo dei no-discarica: "Acquisto collettivo di un tratto di strada"

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Il Pago. Ultimo tentativo dei no-discarica: Acquisto collettivo di un tratto di strada Il Pago. Ultimo tentativo dei no-discarica: Acquisto collettivo di un tratto di strada © n.c.
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Firenzuola - La proposta fermerebbe l'ampliamento portato avanti dal gruppo Hera. La discarica “I l Pago ”, situata all’interno del comune di Firenzuola, torna nuovamente agli onori della cronaca. Prosegue infatti il lunghissimo braccio di ferro fra l’amministrazione della città, che si fa portavoce dell’opinione pubblica, e la HERAmbiente, ossia la società appartenente al gruppo HERA che si occupa della gestione e dello smaltimento dei rifiuti. Nel 2011, l’approvazione del Piano Interprovinciale dei Rifiuti da parte delle province di Firenze, Prato e Pistoia, portò modifiche anche al suolo mugellano, interessato in questo caso dal progetto di ampliare la già presente discarica “ Il Pago ”, obiettivo necessario a raggiungere l’autosufficienza della zona nello smaltimento dei rifiuti. Netta fu la risposta dell’amministrazione che emanò immediatamente una delibera di non-condivisione del progetto, rappresentando al meglio l’opinione pubblica della città, ampiamente a sfavore rispetto all’ampliamento. Negli anni la vicenda è proseguita a lungo, andando incontro a continue sospensioni necessarie per effettuare valutazioni di carattere ambientale, sollevando numerosi dubbi fra la popolazione, ma anche fra gli stessi addetti ai lavori. L’interesse dei cittadini a bloccare questo progetto è rinvenibile anche attraverso il documento del 2 settembre 2016, redatto dal “Comitato per Firenzuola”, inviato direttamente alla Regione Toscana. Il documento, accompagnato da oltre 1200 firme, poneva una serie di dubbi e questioni necessariamente da valutare precedentemente all’avvio del progetto, sospendendo dunque qualunque procedura ed avviando di fatto un momento di analisi accurata, soprattutto da un punto di vista di impatto ambientale. Oltre al documento si riportavano anche lettere di alcuni cittadini, impauriti dal progetto e dubbiosi riguardo alla sua effettiva necessità. Le problematiche che avevano interrotto il piano di ampliamento però sono state da poco superate. A seguito di valutazioni ambientali ed altre analisi è stata sancita la possibilità di proseguire, ed è qui che subentra l’ultimo scoglio per il gruppo HERA. Per procedere sembrerebbe necessario, per la società interessata, acquisire la proprietà di un relitto stradale relativo al tronco dismesso della Strada Provinciale 117 di San Zanobi, adiacente alla discarica stessa. Il sindaco, Claudio Scarpelli, è uno dei protagonisti indiscussi di questa vicenda. Eletto nel 2009 e poi riconfermato nel 2014 ha seguito personalmente tutta la vicenda relativa alla discarica, facendosi portavoce di un’opinione pubblica preoccupata e arrabbiata da queste decisioni prese dall’alto. Proprio per questo abbiamo raccolto le sue dichiarazioni, in seguito anche all’assemblea pubblica da lui stesso indetta per il 3 novembre, durante la quale ha esposto alla cittadinanza le ultime novità informando riguardo all’ultima possibilità di fermare il progetto. Nonostante in un primo momento sembrasse possibile, il Comune non detiene nei confronti della vendita del relitto stradale (necessario per il completamento del progetto alcun diritto di prelazione), questione che avrebbe probabilmente chiuso in maniera definitiva la vicenda. Proprio per questo la Città Metropolitana ha emesso un bando secondo il quale tutti coloro che manifesteranno entro il 10 novembre 2017 l’interesse a partecipare all’asta per questa “zona” verranno successivamente chiamati a formulare un’offerta. Se l’area venisse acquistata da un privato cittadino o da una qualsivoglia realtà contraria all’ampliamento della discarica (questo allora il ragionamento e la 'proposta' lanciata a cittadini e comitati) il progetto rischierebbe di subire un arresto definitivo, o se non altro non privo di difficoltà. L’assemblea del 3 novembre è dunque servita all’amministrazione per proseguire nella propria lotta accanto ai cittadini, i quali sono stati informati riguardo alla questione nella speranza che si venga a generare uno spirito di collaborazione al fine di impedire l’attuazione di un progetto che sembra scontentare quasi tutti. Il sindaco Scarpelli si ritiene soddisfatto di quanto fatto fino ad adesso per fermare l’ampliamento della discarica, punto sul quale molto ha basato la campagna elettorale relativa al suo secondo mandato, ma si rende pure conto di essere arrivato alla fine dell’iter. Dopo aver partecipato a tutte le Conferenze dei Servizi, deliberato più volte ed in più occasioni diverse, assieme alla sua giunta, documenti riportanti netti rifiuti riguardo al progetto, si rimette alla buona volontà dei cittadini o di qualche interessato alla causa ambientale, nella speranza che l’asta venga vinta da qualcuno che impedirà alla società di proseguire son l’ampliamento. In caso contrario, ossia nell’ipotesi che il progetto non incorra in altri ostacoli, il sindaco si dichiara pronto a gestire la vicenda su di un piano più strettamente politico in un confronto con la Regione e con la Città Metropolitana.

 

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