Corpo bandistico PALAZZUOLO © nn
Un evento che da oltre trent’anni celebra l’incontro tra musica e cultura, promosso dall’Orchestra di fiati di Lovran, e che ogni anno richiama formazioni bandistiche da tutta Europa. Slovenia, Ungheria, Germania, Austria e Italia saranno rappresentate da bande che porteranno in scena il meglio della tradizione musicale dei rispettivi Paesi, tra sfilate, concerti e momenti di festa aperti al pubblico. Il festival unisce l’arte bandistica al turismo culturale, offrendo agli ospiti la possibilità di esibirsi davanti a centinaia di spettatori e, al tempo stesso, di godere delle bellezze della Riviera croata e delle specialità gastronomiche locali.
Il programma prevede:
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Venerdì 9 maggio: apertura dei concerti a Lovran;
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Galleria fotografica
Sabato: esibizioni e sfilate in diverse località della zona;
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Domenica 11 maggio: gran finale con una spettacolare sfilata musicale collettiva, con oltre 200 musicisti che marceranno prima sul lungomare di Opatija e poi nel cuore di Lovran, creando una grande orchestra itinerante.
Non è la prima volta che la Banda “Giulio Savoi” prende parte a questo evento: ha già partecipato con entusiasmo e successo alle edizioni del 1996, 1998, 2005, 2014 e 2019. Quest’anno torna con un repertorio interamente dedicato alla musica tradizionale e popolare italiana, simbolo di un’identità culturale da portare con orgoglio oltreconfine.
Ad arricchire la delegazione italiana, ci saranno anche i fristatori del gruppo “Cassani” di Solarolo, che accompagneranno la Banda con le loro tipiche friste, aggiungendo un ulteriore tocco di folklore e autenticità alla performance.
«Siamo molto emozionati per questa uscita – raccontano alcuni giovani musicisti – perché oggi più che mai sentiamo il bisogno di promuovere la nostra musica e di condividere esperienze artistiche con altri musicisti e appassionati provenienti da tutta Europa.»
Con questa trasferta, la Banda di Palazzuolo festeggia la sua venticinquesima tournée all’estero, confermando la vitalità di una realtà nata alla fine del 1700 e capace, nel tempo, di rinnovarsi con passione, impegno e lungimiranza. Un vero ambasciatore della cultura musicale italiana nel mondo.


