Rondini © Pixabay
Militari della Stazione Carabinieri forestale di Palazzuolo sul Senio, si sono recati nei pressi di un immobile in centro del paese, per verificare una segnalazione circostanziata che riferiva della distruzione di nidi di rondine.
Il personale giunto sul posto ha accertato che, nel sottotetto di un edificio erano visibili i resti di sette nidi di rondine che erano stati distrutti e cinque di essi si presentavano accuratamente rimossi al fine di evitarne il loro futuro utilizzo.
Da informazioni e documentazione fotografica assunte, i Carabinieri forestali hanno scoperto che qualche giorno prima erano stati individuati tre nidiacei di rondine morti, ancora implumi, sul marciapiede in corrispondenza del sottotetto ove vi erano i resti dei nidi, di cui uno presentava un foro tondo, come procurato con la punta di un bastone.
I nidi distrutti nel sottotetto si presentavano facilmente raggiungibili con l’ausilio di una canna o un bastone dalle finestre dell’appartamento al secondo piano dell’immobile.
I Carabinieri forestali hanno dunque segnalato all’AG il proprietario dell’appartamento che, sporgendosi dalle finestre del suo appartamento al secondo piano ha distrutto, con l’ausilio di un bastone o similare, sette nidi di rondine presenti sotto il tetto dell’edificio, causando la morte dei nidiacei in essi contenuti, violando l’art. 544 bis del Codice penale, per avere senza necessità cagionato la morte dei piccoli di rondine e la legge sulla caccia per l’abbattimento di uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita.
Le rondini sono il simbolo della primavera, uccelli celebrati da poeti e cantautori, ai primi posti tra i volatili più amati, tuttavia negli ultimi dieci anni la loro popolazione si è ridotta del 40%.
Le cause della diminuzione della specie sono molteplici: le pratiche agricole intensive e l’uso, sempre più diffuso, dei pesticidi nell’agricoltura. Infatti, questi uccelli sono cacciatori di insetti di cui si nutrono. Le rondini hanno un importante ruolo ecologico perché sono “insetticidi naturali” cioè mangiano insetti come le mosche, zanzare, libellule, vermi, scarafaggi e altri.
Fonte Carabinieri Forestali
