OK!Firenze

STOP THE WAR. Anche il Mugello nella carovana per la pace in marcia per l'Ucraina

La carovana per la pace di "Stop the war" entrerà in Ucraina con 70 mezzi portando aiuti umanitari e tornando in Italia con profughi bisognosi di aiuto

  • 426
#StopTheWarNow #StopTheWarNow © Nuovi Orizzonti per vivere l'adozione
Font +:
Stampa Commenta

Il grande convoglio umanitario dell'iniziativa "Stop the war now" è partito il 1° aprile e raggiungerà la città di Leopoli, che si trova al confine tra Polonia e Ucraina, nella giornata di domani. 

Si tratta dell''iniziativa #stopthewarnow promossa dalla comunità Giovanni XXIII a cui hanno aderito moltissime altre associazioni e che ha come obiettivo quello di favorire una collaborazione con le autorità ucraine nell'assistenza alla popolazione civile e di portare un messaggio di pace. Il convoglio è formato da 70 equipaggi per 250 partecipanti provenienti dal mondo del Terzo Settore che attraverseranno il confine dalla Polonia con oltre 30 tonnellate di aiuti umanitari destinati proprio a L'viv, meglio conosciuta come Leopoli, dove ONG locali si occuperanno di smistare i medicinali, gli aiuti alimentari, i beni per neonati e i materiali sanitari tra le persone bisognose di aiuto.

Del grande convoglio umanitario fa parte anche il Sindaco di Palazzuolo sul Senio, Phill Giampiero Moschetti che abbiamo raggiunto al telefono.

"Ci troviamo - ha detto - a Budapest, e arriveremo a Leopoli domani, annuncia Moschetti, indosserò la fascia tricolore".

I mezzi partiti dall'Italia, una volta scaricati gli aiuti, non rientreranno vuoti ma porteranno nel nostro paese molti profughi tra cui un gruppo di bambini bisognosi di cure oncologiche. Si tratta, spiegano alcuni degli organizzatori, di una delle espressioni corali più importanti della società civile. Un messaggio anche per i nostri rappresentanti e decisori, per stare sempre dalla parte delle vittime e con chi si trova dalla parte sbagliata del fucile. E, come detto, siamo orgogliosi di annunciare che con Moschetti è rappresentato anche un pezzo di Mugello.

Mentre si susseguono i bombardamenti sui campi di battaglia e la comunità internazionale segue con apprensione tutte le news della guerra in Ucraina, la macchina della solidarietà si muove all'unisono per fare da contrappeso alla macchina da guerra. Città come Leopoli da patrimonio Unesco sono diventate enormi campi profughi che convogliano migliaia di persone in fuga provenienti da tutta l'Ucraina e dirette verso i confini europei in cerca della salvezza dalle bombe.  

A seguire il manifesto dell'iniziativa "Stop The War Now"

Le immagini delle vittime, dei bambini terrorizzati o degli anziani spaesati che ci giungono dall’Ucraina e da tutte le altre zone di guerra spesso dimenticate, dilaniano le nostre coscienze. La guerra è una follia, è il cancro della convivenza tra le nazioni e la negazione dell’umanità.

Nel chiedere che si proclami immediatamente il cessate il fuoco, che si dia spazio alla diplomazia internazionale e alle Nazioni Unite per la risoluzione della controversia e che si consenta subito alle organizzazioni umanitarie internazionali di intervenire, ognuno di noi può fare qualcosa di più e di concreto per fermare questo scempio.

Non c’è più tempo! Da sempre siamo accanto agli ultimi, al fianco delle vittime con azioni umanitarie e iniziative di solidarietà internazionale. Vengono momenti in cui però “la pace attende i suoi artefici” e noi non possiamo disattenderla.

Non vogliamo restare spettatori e sentiamo l’obbligo di esporci in prima persona.

Con i rappresentanti della società civile nonviolenta e pacifista e di altre realtà impegnate nella costruzione della pace, entreremo in territorio ucraino per testimoniare con la nostra presenza sul campo la volontà di pace e per permettere a persone con fragilità, madri sole e soprattutto bambini, di lasciare il loro Paese in guerra e raggiungere l’Italia.

Invitiamo pertanto tutte le organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e per la solidarietà internazionale a dare la propria adesione, a prendere parte alla delegazione e a promuovere una serie di azioni di mobilitazione.

Alcuni contributi video della carovana in movimento

 

 

Lascia un commento
stai rispondendo a