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Le preoccupazioni per il Piano Operativo in via di Panna a Galliano risponde Sara Di Maio

"L'Amministrazione non ha interesse a portare avanti nessun intervento senza tutelare le bellezze culturali, storiche e paesaggistiche del territorio"

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La Sindaca di Barberino di Mugello Sara Di Maio La Sindaca di Barberino di Mugello Sara Di Maio © profilo Facebook
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Nella giornata di ieri, Martedì 23 luglio, numerose testate e portali d'informazione online hanno riportato le preoccupazioni espresse dal gruppo consiliare del Comune di Barberino di Mugello "Ora Barberino" riguardante il Piano Operativo adottato dall'Amministrazione riguardo l'ex Casa del Popolo di Galliano, in Via di Panna. L'ex Casa del Popolo, recentemente adibita scuola materna, dovrebbe essere soggetta a un intervento di ampliamento per dar vita a un complesso di quasi 9.000 m.q. da adibire a Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA).

Le preoccupazioni in merito si soffermano sul potenziale rischio idrogeologico e sull'impatto paesaggistico che questo intervento, così complesso. Vi è anche il timore che la costruzione della rotatoria nei pressi del viale dei cipressi, finalizzata al miglioramento dell'intersezione tra la SP 39 e Via di Panna, potrebbe mettere a rischio il patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio.

A seguito di queste perplessità, il gruppo consiliare invitava la cittadinanza a far sentire il proprio dissenso nei confronti di questi interventi (qui l'articolo). Per questa ragione, la Sindaca di Barberino di Mugello, Sara Di Maio, ha voluto condividere  con la cittadinanza e con i principali mezzi d'informazione della zona  un intervento per fornire alcune precisazioni riguardo alla natura dell'intervento e al suo potenziale impatto ambientale.

PIANO OPERATIVO E ROTATORIA IN VIA DI PANNA A GALLIANO – ALCUNE PRECISAZIONI

Leggo con sorpresa alcuni articoli pubblicati da testate online del territorio in merito agli interventi previsti dal Piano Operativo Comunale in Via di Panna a Galliano. Colgo l’occasione per precisare e chiarire alcuni aspetti.

Il primo, il Piano Operativo non è stato ancora approvato, ma solo adottato. La nuova amministrazione di Barberino, pochi giorni dopo il suo insediamento, ha deciso di prolungare la fase delle osservazioni proprio per dare più tempo a singoli cittadini, istituzioni, imprese, associazioni, per approfondire i contenuti e, quindi, anche per la presentazione delle proprie osservazioni con l’obiettivo unico di rendere il più partecipato possibile questo importante strumento di governo. In questo credo fermamente e ritengo che la partecipazione non possa che rappresentare un grande arricchimento per lo stesso piano così come per chi dovrà metterlo in atto.

Il secondo, riguarda anch’esso la partecipazione, citata a più riprese in alcuni degli articoli. Il Piano Operativo è stato presentato alla cittadinanza in tre incontri pubblici (uno organizzato dalla precedente amministrazione e due dalla attuale, pochi giorni dopo il suo insediamento), uno dei quali che si è svolto proprio a Galliano. E proprio in quell’occasione, abbiamo avuto modo di parlare con chi è intervenuto entrando nel merito di tutti gli aspetti che più da vicino riguardano la frazione, compresi gli ipotizzati interventi in Via di Panna. Aggiungo, visto che è stata citata anch’essa, che nel Piano Operativo è presente la realizzazione di una rotatoria anche all’incrocio di Via di Panna con Via di Galliano.

Il terzo, e cito testualmente il paragrafo della scheda dedicata a questo intervento ipotizzato: “Dovrà essere mantenuto il filare dei cipressi lungo la Via di Panna ricompreso all’interno della scheda. La realizzazione della nuova rotatoria dovrà tutelare le visuali caratterizzate dai filari di cipresso presenti sia lungo Via di Panna che la SP 39 di Panna”. Con questo, intendo dire che l’Amministrazione non ha e non avrà mai interesse a portare avanti nessun intervento in nessun contesto se non venissero garantite la salvaguardia e la tutela delle bellezze paesaggistiche, storiche e culturali del territorio.

Voglio infine ricordare che il Piano Operativo è uno strumento attraverso il quale, una volta approvato, sapremo dire dove, come e quanto si potrà costruire, o recuperare, in termini di edilizia, aree verdi, viabilità carrabile e ciclabile, ecc. per i prossimi cinque anni. Uno strumento che però non si sostituisce a tutti gli altri iter urbanistici. Sarà sempre necessario elaborare dei progetti, ricevere dei pareri (compreso quello del Comune!), trovare i fondi e rispettare, tra le altre, anche tutte le regole dettate dagli enti sovraordinati come Regione Toscana, Città Metropolitana e Sovrintendenza per la tutela paesaggistica.

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