
Il 7 e 8 Marzo si sono svolte due assemblee, durante le quali i tecnici della società proponente, invitate dall’Amministrazione Comunale di Firenzuola, hanno presentato il progetto del parco eolico "Monte La Fine e Monte Pratolungo", che prevede la costruzione di 13 turbine alte circa 180 metri, di cui 7 nel comune di Firenzuola e 6 in quello di Castel del Rio.
La maggior parte della cittadinanza si è espressa in modo contrario. Le preoccupazioni riguardano l’alterazione del paesaggio e l'impatto ambientale (disboscamento in grandi aree, scavi e cementificazione per le fondamenta delle turbine), in un territorio che ha già passato troppe difficoltà legate alle frane; così come l'impatto su siti archeologici, come il Sasso di San Zanobi. Altra grande preoccupazione riguarda le probabili ricadute economiche sul turismo lento, non solo per la Via Degli Dei, ma anche per le Alte Vie di Firenzuola (AVF100) e per l'Alta Via dei Parchi.
"La transizione energetica è un’importante sfida, a cui non possiamo sottrarci, ma la sua attuazione non può prescindere dalle valutazioni delle comunità interessate, perché conoscono il territorio e le sue caratteristiche. Sarebbe più opportuno investire in impianti fotovoltaici, micro-eolico e in Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che per altro si è già costituita nel nostro Comune.
Avevamo presentato una mozione di contrarietà in Consiglio, ma la maggioranza chiese di rinviarla, “per raccogliere il parere dei Cittadini/e”: il parere è arrivato ed è negativo. Basta tergiversare, perché se si ha una visione di territorio che tenda a svilupparne le potenzialità, non ci debbono essere dubbi sul fatto che opere come quella proposta non sono assolutamente compatibili.", ha dichiarato Lista Civica Bene Comune.
"Abbiamo già dato il nostro oneroso contributo al Paese, per opere pubbliche e non, in particolare per la TAV, per la Variante di valico autostradale, per la Discarica Il Pago e per anche il Parco Eolico del Carpinaccio. E' arrivato il momento di sviluppare e far conoscere le risorse del nostro invidiabile ambiente", conclude il gruppo.