Concorrenti Passatore © nn
La 100 km del Passatore 2025 è già leggenda. La 50ª edizione della storica ultramaratona ha superato ogni aspettativa: un traguardo simbolico celebrato con emozioni, imprese sportive e una partecipazione popolare senza precedenti. Firenze e Faenza sono diventate i due poli di un evento che ha mobilitato oltre 3.500 atleti, 900 volontari, decine di associazioni e migliaia di spettatori. La corsa ha consacrato Alessio Milani, atleta friulano dell’Atletica Monfalcone, vincitore assoluto al suo debutto nella Cento. Il suo tempo? 6 ore, 50 minuti e 29 secondi, un crono straordinario che gli ha permesso di lasciare alle spalle il francese Julien Nison, anch’egli esordiente, e il bolognese David Colgan dell’Atletica Castenaso Celtic Druid, terzo classificato in 7h13’15’’.
Tra le donne, la regina della gara è stata Ilaria Bergaglio, piemontese, che ha fermato il cronometro a 7 ore, 46 minuti e 53 secondi, superando sul finale Daniela Valgimigli e Federica Moroni, quest’ultima penalizzata da una rovinosa caduta a pochi chilometri dal traguardo.
Una gara piena di storie
Alle ore 15:00, in una Piazza del Duomo di Firenze baciata dal sole, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, insieme al presidente dell’ASD 100 km del Passatore Giordano Zinzani e all’assessora faentina Martina Laghi, ha dato ufficialmente il via alla corsa. Ben 3332 atleti sono partiti, su un totale di 3588 iscritti, e 2994 sono riusciti a tagliare il traguardo, tra loro 626 donne, numero da record.
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Il via è stato accompagnato da un volto storico: “Re” Giorgio Calcaterra, ancora una volta direttore di gara, in testa alla corsa a bordo della jeep con il suo inconfondibile ‘cappellaccio’. Calcaterra ha voluto ricordare Pietro “Pirì” Crementi, colonna portante della gara e figura simbolo per la comunità sportiva.
Il racconto della corsa
Dopo pochi chilometri, a Fiesole, è stato Jailson Manuel Duarte Oliveira a transitare per primo, tallonato dal francese Nison. Ma già a Vetta Le Croci, Alessio Milani ha preso il comando, mantenendolo per tutta la gara. Il colpo di scena arriva poco dopo: Duarte Oliveira si ritira per problemi fisici, lasciando campo libero a Milani, che ha saputo gestire alla perfezione le energie, dosare il ritmo e allungare progressivamente fino al traguardo.
Nella corsa femminile, la lotta tra Moroni e Bergaglio è stata accesissima: la prima è passata in testa a Fiesole, ma è stata raggiunta e superata a Brisighella, quando le energie sembravano ormai al limite. La progressione finale della piemontese è stata decisiva per la vittoria.
Un festival di sport, solidarietà e impegno
La corsa ha offerto spettacolo e dati impressionanti: a distinguersi come miglior romagnolo è stato Enrico Bartolotti (pettorale 10; Liferunner ssdarl), mentre tra le romagnole ha primeggiato Daniela Valgimigli. Tra i fiorentini, il miglior tempo è stato quello di Timothy Chaplin. A livello di team, Leopodistica ha registrato il maggior numero di atleti giunti al traguardo, mentre Liferunner Ssdarl ha ottenuto il miglior tempo collettivo.
Nel Trittico di Romagna, che combina tre competizioni diverse, il più costante è stato David Colgan, seguito da Matteo Zucchini e Montanari. In campo femminile, il successo è andato a Stefania Simonelli del Team Casa della Salute.
Notevole la partecipazione internazionale: 38 le nazioni rappresentate, con Julien Nison miglior straniero, seguito dal peruviano Elmer Samuel Silva Requelme e dall’uruguaiano Larreca Rodriguez.
Tra le storie più toccanti, quella di Andrea Gentilini, atleta ipovedente, giunto al traguardo tra gli applausi. Emozionanti anche i piazzamenti della giovane Sofia Tengattini (13h31’04’’) e del giovanissimo Daniele Martinolli (13h10’00), così come quello dell’atleta più anziano, Antonio Cernuschi, e della veterana Fiorenza Simion.
Eventi, diretta e festa popolare
A dare ulteriore lustro alla manifestazione, la diretta no-stop di 25 ore su sport2u.tv, seguita da migliaia di appassionati in tutta Italia e non solo. I giornalisti Alessandro Galli e Daniele Menarini, insieme ai collegamenti esterni di Carlo Carotenuto, Stefano Giovannetti e Fabio Fiaschi, hanno garantito una narrazione completa e coinvolgente.
Fuori dal percorso, Zeranta Edutainment ha trasformato Piazza del Popolo a Faenza in un vero e proprio villaggio sportivo. Spettacoli, incontri, workshop e una serata di gala celebrativa hanno reso omaggio ai 50 anni di una corsa che è ormai mito. Tra gli appuntamenti più apprezzati, gli eventi “Avventure Estreme Stories” e “Sport Performance e Salute” rivolti alle scuole, e la presenza di campioni e tecnici nazionali per parlare di sport, motivazione e benessere mentale.
L’organizzazione perfetta dietro le quinte
Impossibile non citare i 900 volontari, veri eroi silenziosi dell’evento. La macchina organizzativa ha funzionato con precisione svizzera, grazie alla collaborazione di Misericordie della provincia di Firenze, Croce Rossa di Faenza, forze dell’ordine e associazioni locali. Nessun problema rilevante registrato: solo tanta passione, dedizione e professionalità.
I premi speciali assegnati durante la manifestazione hanno ricordato figure emblematiche della storia del Passatore: Francesco Calderoni, Angela Bettoli, Elio Assirelli e Simone Torrini. A Milani e Bergaglio, oltre al piatto in ceramica commemorativo, è andato anche l’omaggio del Tribunato di Romagna.
La “Cento” 2025 entra nella storia non solo per i suoi numeri, ma per l’umanità, la bellezza e la condivisione che ha saputo generare. Una manifestazione che non è solo gara, ma incontro, memoria e futuro.
Come ha detto uno degli organizzatori a fine evento:
“Il Passatore è una maratona dell’anima. Una volta entrato nello spirito di questa gara, non ne esci più.”
Tutte le classifiche ufficiali e i dettagli dell’edizione sono disponibili sul sito www.endu.net.


