“Appena una settimana fa, installando una rete anti degrado davvero brutta, l’amministrazione comunale ha istituito via Giorgio La Pira, una residenza fittizia per tutti i senza fissa dimora. Ma quante sono le persone che sono lì residenti, perché senza fissa dimora? Ben 98, (nel 2020 erano 93) un record, un numero che toglie il fiato”.
Così si esprime Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio che spiega:
"Come faccio oramai ogni anno per avere il polso della situazione – spiega Gandola - in questi giorni ho richiesto l’elenco aggiornato delle persone che risultano aver ottenuto la residenza presso la casa comunale, oggi denominata via La Pira, scoprendo che sono 98 persone. Quasi tutte di nazionalità italiana. Nel 2013 erano 56 e dopo nove anni sono quasi raddoppiate. Si tratta di numeri incredibili.
Una impennata irrefrenabile che ci lascia sconcertati e che la dice lunga sull’immobilismo e sull’incapacità politica dell’amministrazione campigiana di incidere con adeguate ed ineludibili misure sociali. In nessun altro comune della Piana Fiorentina vi sono numeri simili, un fatto che la dice lunga sulla gravità del fenomeno presente in città.
Quello dei senza fissa dimora, continua il capogruppo, è un tema del quale non si parla quasi mai nelle realtà locali. Si stima che in Europa le persone senza fissa dimora siano 700mila, in Italia più di 55mila. E’ ovvio che nel caso campigiano non si tratti di clochard ma certamente si fa riferimento a persone che soffrono, molto spesso da anni, di una grave crisi economica, sociale ed abitativa, che si collocano fuori dai circuiti di assistenza sociale. Si tratta di persone, dunque, che non dispongono di un proprio indirizzo abitativo e che, pur non dormendo sotto le stelle, dormono in camper o sul divano ospiti di amici e familiari, oppure in hotel o affittacamere.
Sono anni che noi di Forza Italia avanziamo proposte, tutte inascoltate dalla giunta: chiediamo di raddoppiare le somme messe a disposizione, in ogni bilancio, per l’erogazione del c.d contributo affitto, creare un conto di solidarietà per il pagamento delle utenze, alimentato dai proventi da reperire con cene, iniziative benefiche e l’istituzione di un’apposita lotteria, creare un fondo comunale straordinario, necessario per erogare prestiti a tasso zero, da restituire in 36 mesi, per dare alle persone in difficoltà, le somme necessarie per il versamento della cauzione per prendere la casa in affitto, estendere e potenziare il progetto della co-abitazione nonché procedere, senza ritardo, all’istituzione del market solidale, come avvenuto recentemente a Certaldo e nei mesi scorsi anche a Lastra a Signa.
"Insomma, conclude Gandola, ancora una volta i numeri ci descrivono una realtà molto diversa rispetto al profluvio di parole che sentiamo proferire dai nostri amministratori tra buone pratiche e progetti innovativi. Occorre fare di più, molto di più, perché la sofferenza presente in città continua a riguardare un numero di persone davvero inaccettabile”.