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I piloti in occasione del Gran Premio motociclistico d’Italia diventano apicoltori per un giorno

L’impianto della Ferrari, da sempre attento alla sostenibilità, nel mese di maggio ha installato 5 arnie per le api impollinatrici...

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Un momento dell'evento Un momento dell'evento © Ufficio stampa - Mugello Circuit
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Il Gran Premio d’Italia è iniziato con l’inaugurazione dell’apiario del Mugello all’interno della Curva San Donato alla presenza del Direttore e Amministratore delegato Paolo Poli, del nr 1 della Dorna Carmelo Ezpeleta e una rappresentanza dei piloti della MotoGP, Moto2, Moto3 e MotoE. Nel giovedì in cui ancora i motori tacciono, i protagonisti delle due ruote sono stati a una delle curve più belle del circuito, quella della San Donato, in veste di apicoltori.

L’impianto della Ferrari, da sempre attento alla sostenibilità, nel mese di maggio ha installato 5 arnie per le api impollinatrici. E proprio i piloti sono diventati i protagonisti della scena. Affiancati da un apicoltore locale hanno potuto distinguere l’ape regina dall’ape operaia e il miele del polline. Ma le prove non sono finite qui. A loro è stato anche chiesto di disegnare, secondo la loro immaginazione, questi importantissimi insetti, responsabili del 80% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi.

I piloti hanno anche potuto apprezzare il cordolo della curva San Donato, colorato per l’occasione di giallo e nero. Un chiaro riferimento ai colori delle api. Paolo Poli, ceo e Direttore dell’Autodromo del Mugello, ha messo in evidenza l’importanza della biodiversità non solo in questo circuito ma in tutto il mondo: “L’opinione pubblica ci guarda in tutto il mondo.

Il nostro sport può diventare una piattaforma privilegiata per lanciare dei messaggi importanti come l’importanza dell’ambiente. Al Mugello abbiamo sempre cercato di dare il nostro contributo per preservare la bellezza del territorio, le colline toscane.

Il Mugello ha un’anima green e ogni anno facciamo interventi mirati. Abbiamo pensato di incentivare la biodiversità di questo parco meraviglioso dove abita tanta vita. Il tutto nasce dall’elemento principe della natura: l’ape che è quella da cui tutto poi si sviluppa.

E abbiamo cercato un luogo iconico dove poterla mettere in dimora affinché facesse il suo lavoro e affinché potesse incentivare lo sviluppo del verde. L’immagine che vogliamo dare è quella di una MotoGp e di un Autodromo del Mugello attento alla sostenibilità, alla natura e al futuro”.

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