18 MAR 2025
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PMLI Valdisieve esprime solidarietà alle popolazioni alluvionate e denuncia della gestione territoriale

L’alluvione del 14 marzo è stata paragonata a quella storica del 1966, con effetti particolarmente gravi nei comuni di Rufina...

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La Cellula “F. Engels” del Partito marxista-leninista italiano ha espresso la propria solidarietà alle popolazioni della Valdisieve colpite dall’esondazione del fiume Sieve. L’evento ha causato lo sfollamento di centinaia di famiglie, danni ingenti alle abitazioni, ai terreni coltivati, alle infrastrutture e agli impianti sportivi, con un impatto economico stimato in milioni di euro.

Secondo la formazione politica, questa tragedia non è soltanto il risultato di eventi meteorologici eccezionali, ma anche di una gestione ambientale e territoriale inadeguata. In particolare, si sottolinea la responsabilità delle istituzioni locali e nazionali, accusate di non aver adottato le misure necessarie per prevenire il disastro, nonostante l’allerta meteo fosse stata diramata con giorni di anticipo. Tra le principali criticità evidenziate, vi è la mancata regolazione della diga di Bilancino, che avrebbe potuto contenere parte delle precipitazioni attese.

L’alluvione del 14 marzo è stata paragonata a quella storica del 1966, con effetti particolarmente gravi nei comuni di Rufina e nelle sue frazioni. Fortunatamente, in questa occasione, non si sono registrate vittime o dispersi, a differenza di quanto accaduto nel novembre 2023 a Campi Bisenzio e Prato. Tuttavia, il Partito marxista-leninista italiano ritiene necessario individuare con chiarezza le responsabilità della gestione emergenziale e della prevenzione territoriale.

Nel comunicato, viene inoltre criticata la destinazione delle risorse pubbliche, con un riferimento alle spese per il riarmo in Europa. La cellula politica auspica la nascita di un movimento di lotta che imponga al governo e alle amministrazioni locali il risarcimento completo dei danni subiti dalle famiglie, dalle imprese agricole e commerciali. Inoltre, si chiede l’adozione di misure concrete per la messa in sicurezza del territorio e per una reale transizione ecologica, energetica e digitale, considerate elementi essenziali nella lotta contro la crisi climatica.

L’emergenza nella Valdisieve riapre quindi il dibattito sulla gestione del rischio idrogeologico e sulle politiche ambientali a livello nazionale e locale, evidenziando la necessità di interventi strutturali per prevenire catastrofi di tale portata in futuro.

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